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Connettore di ricarica unico: l'UE decide domani

La porta di ricarica per telefoni cellulari, tablet e cuffie in Europa presto sarà unica: lo standard scelto dall'UE è l'USB-C, ma la proposta è stata criticata da Apple

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caricatore usb-c Fonte foto: Alex - stock.adobe.com

Il connettore unico europeo, ossia lo standard USB-C per tutti i dispositivi elettronici, potrebbe presto diventare obbligatorio nell’Unione europea. I legislatori sono pronti e nel loro terzo e probabilmente ultimo incontro stabiliranno che la porta di ricarica per telefoni cellulari, tablet e cuffie sarà unica. Decisione però criticata da Apple che ha per i suoi smartphone un sistema di ricarica basati sullo standard Lightning.

La proposta della Commissione Europea è contenuta nella Radio Equipment Directive che indica chiaramente ai produttori di elettronica di consumo, Apple inclusa, che la porta di ricarica USB-C deve diventare lo standard per la maggior parte dei dispositivi. Affinché lo standard USB-C sia riconosciuto sarà però necessario modificare anche un’altra direttiva europea: la Ecodesign che riguarda i protocolli dei caricabatteria stessi. Le modifiche andranno di pari passo con la nuova Radio Equipment Directive. La proposta è stata presentata dalla Commissione europea circa dieci anni fa quando gli utenti di iPhone e Android si lamentarono per il fatto di dover acquistare caricabatterie diversi per i telefoni. Nel frattempo abbiamo tutti accumulato nei cassetti numerosi caricabatteria inutilizzati, sopravvissuti ai rispettivi telefoni con i quali li abbiamo comprati.

Perché Apple si oppone allo standard USB-C

A Cupertino hanno un’altra filosofia che si basa sulla porta Lightning, standard usato anche sui più recenti iPhone 13. Per gli utenti significa che il caricatore è destinato solo a quel telefono Apple e che resta inutilizzabile sui dispositivi Android.

Apple si oppone al caicatore unico poiché, come ha sempre affermato, l’uso inappropriato di standard internazionali datati soffoca l’innovazione e costringere gli utenti a passare a nuovi caricabatterie potrebbe creare una montagna di rifiuti elettronici.

Piccolo dettaglio che può essere utile a capire perché Apple non vuole l’USB-C: lo standard Lightning è di sua proprietà e ogni costruttore di cavi e caricabatteria Lightning deve pagare le royalties ad Apple. Per costruire un cavo o un caricatore USB-C non bisogna pagare niente a nessuno.

Caricatore unico europeo: quando arriva

I parlamentari europei intendono includere anche i sistemi di ricarica wireless, da armonizzare entro il 2025, mentre i paesi dell’UE e la Commissione vogliono un periodo di attesa più lungo per motivi tecnici.

La proposta in ogni caso passerà dal Parlamento Europeo dove sarà discussa e probabilmente modificata. Solo dopo l’approvazione e la ratifica si potrà passare alla parte operativa che consisterà in un periodo di transizione di due anni per dare tempo ai produttori di adeguarsi e smaltire le eventuali scorte.

A quel punto anche Apple si dovrà adeguare, ma bisognerà vedere se l’USB-C sarà ancora uno standard affermato sul mercato, o se sarà già superato. I caricabatteria a fine carriera sono RAEE, ossia rifiuti elettronici e gli ultra fast al GaN, cioè con componenti al nitruro di gallio, sono ancor più difficili da smaltire.

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