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Attenzione, se nel mare ci sono queste onde è pericoloso: vi risucchiano

C'è un particolare tipo di corrente che procede nel senso inverso rispetto alle normali onde: va dalla riva al largo ed è davvero molto pericolosa.

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Corrente di risacca, come riconoscerla e quali sono i rischi Fonte foto: 123RF

In Sicilia c’è un detto popolare che recita: “Il mare è traditore”. E mai frase fu più vera di questa perché il mare, per quanto possa regalarci le migliori esperienze estive tra tuffi e bagni rinfrescanti, nasconde sempre delle insidie di cui dovremmo tener conto. La corrente di risacca è una di queste, un tipo di corrente piuttosto pericolosa e da tener d’occhio (ed evitare), proprio come facciamo abitualmente con le onde e l’alta marea. Tuttavia spesso trovarcisi nel mezzo è un evento del tutto casuale: ecco perché dobbiamo imparare a riconoscerla.

Come riconoscere la corrente di risacca

La corrente di risacca, chiamata anche corrente di riflusso o di ritorno (in inglese rip current), non è altro che un potente flusso di ritorno dell’acqua che si dirige in direzione opposta rispetto alle abituali onde: va dalla riva verso il largo, con una potenza e velocità tali da non lasciar scampo a chi vi si trova nel mezzo.

In genere si tratta di un fenomeno tipico delle spiagge sabbiose, specialmente di quelle in cui l’acqua non è troppo profonda (a differenza di quanto si possa credere). Per comprendere appieno il fenomeno, dobbiamo fare un passo indietro. Osservando il mare tutti noi siamo in grado di notare le onde, che possono essere più o meno alte e veloci. Ciò che osserviamo a riva, però, prende il via al largo da punti che spesso non sono neanche visibili ai nostri occhi e le onde, in realtà, percorrono molti chilometri lungo le acque profonde prima di raggiungere la spiaggia.

Più si avvicinano a riva e più queste onde diventano ripide, finché non si “arrotolano” su se stesse e si infrangono. A quel punto si forma la tipica schiuma bianca, all’interno della quale tante bolle intrappolano l’aria. Contemporaneamente all’aumento di pressione si affianca la formazione di un flusso di compensazione o di ritorno, appunto. Se così non fosse, l’acqua continuerebbe a fluire in avanti sommergendo completamente la spiaggia.

Ed ecco la corrente di risacca, con un flusso che si contrappone alle normali correnti che viaggiano dal largo alla riva, procedendo esattamente nel senso inverso. Si può riconoscere con facilità, basta osservare con attenzione: la risacca ha l’aspetto di un’onda “piatta” rispetto all’area circostante e si forma laddove è presente una “buca” più profonda tra due banchi di sabbia, proprio a ridosso della riva.

Perché la corrente di risacca è tanto pericolosa

Non importa se il mare sia in tempesta oppure ci sia bel tempo: la corrente di risacca si forma a prescindere dal clima o dalle condizioni meteorologiche. Il pericolo è reale e dobbiamo tenere gli occhi aperti se non vogliamo che la nostra tranquilla giornata in spiaggia si trasformi in un vero incubo. Pensate che questi flussi “controcorrente” viaggiano spesso a velocità superiori ai 2 metri al secondo, in pratica la stessa velocità di un campione di nuoto alle Olimpiadi.

Se il paragone col nuotatore professionista non vi basta, eccone servito un altro: una corrente di risacca può spostare una persona per la lunghezza di un campo da calcio in appena 1 minuto. E un campo da calcio mediamente misura tra i 100 e i 110 metri.

Ma quel che rende queste correnti così pericolose è che neanche ti accorgi di esserci in mezzo e di venir trasportato tanto rapidamente dalla spiaggia verso il largo. E a quel punto scatta il panico perché si cerca in ogni modo di nuotare per tornare a riva, senza riuscirci.

Cosa fare per tornare a riva

Nuotare controcorrente, cioè nel senso inverso alla corrente di risacca, usando tutte le energie che si hanno in corpo non è la soluzione per uscirne indenni. Bisogna nuotare sì, ma lateralmente: soltanto così facendo possiamo letteralmente tirarci fuori dal flusso di corrente che spinge verso il largo, spostandoci laddove la corrente è normale e si dirige dal mare aperto verso la spiaggia.

Meglio risolvere il problema alla radice, evitandolo. Quando vedete aree d’acqua a ridosso della riva in cui le onde sembrano “piatte” e non si infrangono come tutte le altre, lì probabilmente c’è una corrente di risacca. E dovete starne alla larga!

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