Libero
SCIENZA

È in corso la "March Napness": cos'è e cosa c'entra con il letargo degli orsi

È la sfida più lenta dell'anno: durante la March Napness gli orsi delle oasi protette europee competono dormendo. Vince chi resta in letargo più a lungo, ma il vero premio è il ritorno alla natura

Pubblicato:

Cos'è la March Madness e che c'entra con sonno e letargo? Fonte foto: 123rf

Negli angoli più silenziosi d’Europa, in oasi protette e rifugi tranquilli, si sta svolgendo una delle gare più lente e particolari che si possano immaginare: non ci sono cronometri, né urla dagli spalti, ma un solo obiettivo, dormire più a lungo di tutti. È la March Napness, il campionato del sonno che ha per protagonisti degli atleti molto particolari: gli orsi in letargo.

In questa curiosa competizione, ogni sbadiglio è una mossa strategica e ogni risveglio può significare la sconfitta. E mentre i contendenti si avvolgono nel silenzio delle loro tane, un numero crescente di persone li segue con passione. Ma cosa rende così speciale questa sfida del sonno? E cosa ci racconta, davvero, sul comportamento degli orsi e sul loro legame con l’ambiente?

Che cos’è la March Napness?

La March Napness è una competizione creata dall’organizzazione internazionale Four Paws, che si occupa della tutela degli animali in difficoltà. Il torneo si svolge ogni anno tra gli orsi ospitati nei rifugi gestiti dall’ente in vari Paesi europei, e il meccanismo è semplice: vince chi resta in letargo più a lungo. Per essere eliminato, un orso deve restare sveglio per almeno cinque giorni consecutivi. Il nome del torneo prende ironicamente spunto dalla March Madness, torneo universitario di basket statunitense.

Se lì si celebra l’adrenalina del gioco, qui si esalta la calma del riposo. Ma in entrambi i casi, i partecipanti vengono seguiti con una certa passione. Ogni anno, decine di orsi si sfidano a colpi di sonno, anche se questo momento dell’anno è in realtà molto più di una curiosità virale: è anche uno strumento di divulgazione. Serve a mostrare come gli orsi, una volta messi in condizioni adatte, possano tornare a esprimere comportamenti naturali come il letargo, anche dopo anni trascorsi in cattività o in ambienti inadeguati.

Anche se per il momento non esistono studi scientifici specifici sulla competizione in sé, si può dire che il fenomeno rientro in un più ampio ambito di osservazione del comportamento animale in ambienti protetti.

Le alterazioni del sonno e il letargo degli orsi

D’altronde, il letargo degli orsi è un processo affascinante e complesso. Non si tratta di un sonno continuo e profondo, come spesso si crede, ma piuttosto di uno stato di rallentamento fisiologico in cui il metabolismo si riduce, la temperatura corporea si abbassa leggermente e le funzioni vitali si adattano alla scarsità di cibo e alle basse temperature.

Durante il letargo, gli orsi possono svegliarsi brevemente, muoversi nella tana o anche uscire per poco tempo. È un equilibrio delicato, governato da fattori ambientali, fisiologici e ormonali. Gli orsi in natura iniziano il letargo verso l’autunno inoltrato e possono risvegliarsi completamente in primavera. Nei rifugi e nelle oasi protette di tutto il mondo, questo comportamento varia da orso a orso, ma segue dinamiche simili.

Molti degli orsi che partecipano alla March Napness provengono da situazioni di stress o maltrattamento: inizialmente non sapevano nemmeno come entrare in letargo. Solo dopo mesi (o anni) di vita in ambienti adeguati, protetti e tranquilli, hanno iniziato a costruirsi tane o ad accettare quelle fornite dai custodi. Questo ritorno al letargo è un segnale importante del loro recupero psicofisico.

Perché la March Napness è importante?

Oltre a intrattenere, la “gara” accende i riflettori su aspetti fondamentali del rapporto tra animali e ambiente. Mostra come il comportamento naturale possa riaffiorare se gli animali vengono inseriti in ecosistemi più simili a quelli originari e fa capire quanto il sonno, e in generale i ritmi biologici, siano sensibili alle condizioni esterne, come il clima, la sicurezza, la presenza di rumori o luci artificiali.

Il torneo porta anche attenzione su come l’attività umana abbia interferito con i cicli naturali: l’alterazione degli habitat, l’inquinamento luminoso o acustico, e l’allevamento non etico hanno reso impossibile per molti animali seguire i propri ritmi. Un orso che non riesce più ad andare in letargo non è altro che un sintomo di squilibrio ambientale.

A conti fatti, dunque, la March Napness non è solo una gara tra orsi addormentati. È anche un invito a rallentare, a osservare con attenzione il mondo naturale, e a restituire agli animali ciò che a lungo è stato loro negato: il diritto al silenzio, alla lentezza e a un riposo autentico.

Libero Shopping