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La piattaforma che funziona come un'app di dating ma salva l'ambiente

Quello che per una azienda è un rifiuto per un'altra potrebbe essere un materiale da usare nella produzione: è il principio su cui si basa Cyrkl.

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cyrkl app Fonte foto: Cyrkl

Una piattaforma che, sfruttando il meccanismo tipico di match implementato nelle app di dating, consente alle aziende di entrare in contatto e riutilizzare i materiali e gli scarti di produzione per salvare l’ambiente. Non è fantasia ma un vero e proprio progetto, nato nella Repubblica Ceca e messo a punto dalla startup Cyrkl.

Dietro al progetto della piattaforma, vi è l’idea dell’azienda ceca denominata – appunto – Cyrkl, business partner nella gestione consapevole dei rifiuti per oltre 3500 compagnie che da circa due anni ha scelto di puntare sull’innovazione tecnologica in funzione della salvaguardia dell’ambiente. Mettendo al centro l’idea del recupero dei materiali, Cyrkl mira all’accelerazione della transizione globale verso il concetto di economia circolare, sfruttando il valore intrinseco del prodotto di scarto ritenuto ancora ricco di valore per altre aziende e limitando la presenza di scarti della lavorazione nell’ambiente.

Cyrkl, come funziona la piattaforma

Come anticipato, il funzionamento della piattaforma si basa su un meccanismo piuttosto semplice. Dopo aver effettuato la registrazione, le aziende propongono quali sono le risorse che possono mettere a disposizione degli altri iscritti. Allo stesso tempo, le stesse provvedono a comunicare le tipologie di materiali di cui hanno bisogno.

Attraverso un sistema di analisi dei dati, sviluppato da esperti del settore della gestione dei rifiuti, la piattaforma stabilisce quali sono i match migliori e procede a mettere in contatto le due parti, al fine di produrre – se entrambe lo ritengono opportuno – un accordo tra di esse. I materiali di scarto che possono essere “condivisi” fanno parte dei sottoprodotti della produzione aziendale, ai quali si aggiungono tutti i tipi di possibili riciclati.

Cyril Klepek, capo del progetto Cyrkl con un passato nel settore bancario, ha dichiarato a Forbes il suo impegno quotidiano contro gli sprechi della società: “Per me è una sfida innovativa cambiare l’economia e la società e combattere lo spreco di materiali. Ciò non significa che dobbiamo ridurre significativamente i consumi. Molte persone nei paesi in via di sviluppo sono appena uscite dalla povertà nella classe media e possono finalmente permettersi una lavatrice, per esempio. E noi, come ricchi europei, non possiamo dire loro ‘siate minimalisti, non comprate una lavatrice’. Tuttavia, ci sono modi per continuare a produrre e consumare, ma allo stesso tempo farlo con maggiore parsimonia e risparmiare risorse”.

Cyrkl, arriverà mai in Italia?

La piattaforma Cyrkl è un ottimo esempio di come una tecnologia e una idea nata con un fine ricreativo possa essere trasportata nel business e, addirittura, possa aiutare a difendere l’ambiente. In Italia, però, Cyrkl potrebbe non arrivare mai a causa delle complesse normative che regolano il settore dei rifiuti.

Ogni tipo di rifiuto prodotto da una azienda, infatti, nel nostro Paese ha precise norme di smaltimento e chi lo gestisce deve garantire una complessa tracciabilità. Cyrkl, quindi, è un’ottima idea che forse l’Italia non potrà mai sfruttare.