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Davvero la Terra potrebbe smettere improvvisamente di girare? L'analisi di un geoscienziato

La Terra ruota incessantemente su se stessa, ma cosa succederebbe se si fermasse improvvisamente? Un esperto ha condotto un'interessante analisi.

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Già dalle scuole elementari si studiano i moti principali della Terra: il nostro pianeta orbita infatti attorno al Sole, ma compie anche una rotazione su se stesso. Tutto ciò ha notevoli conseguenze, tra cui l’alternanza delle stagioni, quella del giorno e della notte e una grande influenza sul clima terrestre. Cosa succederebbe se il moto rotatorio si arrestasse improvvisamente? E se invece avvenisse in maniera graduale? Un geoscienziato ha condotto un’analisi davvero molto interessante sull’argomento.

Il moto rotatorio della Terra

Partiamo dall’inizio: la Terra compie un moto rotatorio attorno al suo asse – il quale passa attraverso il pianeta “sbucando” dai poli – ad una velocità di circa 460 metri al secondo nell’equatore. Questo movimento, che dura 24 ore, consente di avere il giorno e la notte sul nostro pianeta. Ma cosa accadrebbe se, all’improvviso, il moto cessasse? Si tratta di un’eventualità estremamente drammatica, sulla quale vuole fare luce il professor Joseph Levy, geoscienziato presso la Colgate University. Due sono gli scenari possibili: il primo vede un arresto improvviso della Terra, mentre il secondo soltanto una decelerazione costante e graduale.

Le drammatiche conseguenze del suo arresto

Partiamo dall’evenienza più grave, che si verificherebbe qualora il nostro pianeta smettesse improvvisamente di ruotare su se stesso. Secondo la prima legge di Newton, conosciuta anche come principio di inerzia, chiunque si trovasse all’equatore subirebbe una forza violenta che lo scaglierebbe verso est alla velocità di circa 46o metri al secondo – la stessa alla quale la Terra si stava muovendo, proprio verso est, fino a pochi istanti prima. Dopo un volo notevole, l’impatto sarebbe inevitabilmente letale. Potrebbe andare meglio solo a coloro che si trovano ad una distanza brevissima dai poli, perché qui la velocità del moto rotatorio è pari a zero.

Entro un raggio di circa 11/12 km dai poli, probabilmente si verrebbe lievemente spinti verso est quasi come se si stesse inciampando su uno scalino. Ma basta allontanarsi di pochissimo da questa fascia per subire conseguenze devastanti. Insomma, quasi l’intera popolazione mondiale non potrebbe sopravvivere: d’altra parte, l’inerzia provocherebbe ulteriori problemi come maremoti e inondazioni, crolli devastanti nelle città e distruzione delle aree verdi. Non ci sarebbe proprio speranza per il nostro mondo, così come lo conosciamo.

Ben diversa sarebbe la situazione se la Terra si fermasse lentamente. In questo caso, probabilmente non subiremmo la violenta spinta dovuta al principio di inerzia, ma le conseguenze non sarebbero meno drammatiche. Nel momento in cui il pianeta girasse sempre più lentamente per poi arrestarsi, avremmo giorni e notti lunghe fino a 6 mesi: durante le ore (ormai diventate settimane) diurne, l’esposizione alla luce solare brucerebbe le coltivazioni e farebbe evaporare gran parte dell’acqua, mentre durante quelle notturne le piante morirebbero per il freddo e le nostre riserve idriche gelerebbero.

La Terra può davvero fermarsi?

Gli scienziati hanno notato che il moto rotatorio terrestre continua lentamente ma inesorabilmente a rallentare. La causa è l’influenza gravitazionale che la Luna ha sul nostro pianeta. Si parla, secondo gli ultimi dati raccolti dalla NASA, di un rallentamento pari a circa 2,3 millisecondi ogni secolo: oltre ad essere un fenomeno lentissimo, probabilmente un giorno si arresterà perché il nostro satellite è molto più piccolo della Terra, e quest’ultima ha un momento angolare di gran lunga maggiore.

L’unico modo per rallentare in maniera significativa la rotazione terrestre consisterebbe nello sfruttare l’energia cinetica di questo moto per soddisfare il nostro fabbisogno energetico. Anche così, tuttavia, impiegheremmo almeno 1 milione di anni per far sì che la Terra si fermi definitivamente. Resta solamente un completo cataclisma astronomico come alternativa: in questo caso il nostro pianeta si arresterebbe, ma probabilmente dell’uomo non ci sarebbe già più alcuna traccia.