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È possibile cancellare il rumore senza indossare cuffiette

La cancellazione del rumore anche senza usare le cuffie diventa possibile grazie a uno speaker intelligente realizzato dai ricercatori dell'Università di Washington

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SMART SPEAKER Fonte foto: Gorodenkoff / Shutterstock.com

Le cuffie con cancellazione attiva del rumore (ANC) sono uno degli accessori tech più apprezzati e desiderati degli ultimi anni. Sul mercato ci sono tanti modelli differenti e, in molti casi, è possibile accedere a questa tecnologia anche con una spesa di poche decine di euro.

Cancellare il rumore senza indossare cuffie, invece, è un’operazione molto più difficile. Le basi per lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di riuscire in questa particolare impresa ora ci sono. Un team di ricercatori dell‘Università di Washington ha realizzato un altoparlante intelligente con l’obiettivo di ridurre, fino a cancellare, il rumore in una determinata area.

Cancellazione del rumore senza cuffie: come è possibile

Il sistema realizzato dai ricercatori dell’Università di Washington prevede l’utilizzo di uno smart speaker, in grado di cambiare forma, e di un sistema di microfoni in grado di dividere una stanza in zone di conversazione. Il sistema è in grado di rilevare la posizione delle persone e di distinguere i singoli oratori.

Il prototipo utilizzato per testare la tecnologia è composto da sette robot che, in base all’ambiente da coprire, si posizionano in autonomia per offrire un monitoraggio completo. Il sistema è in grado, ad esempio, di seguire quattro persone impegnate in due diverse conversazioni, riuscendo a localizzare in modo distinto tutte le fonti sonore e a isolare la voce anche di una sola persona.

Il ricorso al deep learning consente al sistema di distinguere le voci di due persone anche a distanza di 50 cm l’una dall’altra (con una percentuale di successo del 90%), senza aver ricevuto alcuna informazione in anticipo. Attualmente, l’elaborazione di tre secondi di audio necessità di 1,82 secondi.

La tecnologia sviluppata dai ricercatori dell’Università di Washington può, quindi, essere applicata allo streaming live, permettendo di trasmettere il video di una stanza e di “isolare” l’audio che si desidera trasmettere, eliminando il rumore di fondo. Una riduzione del tempo di elaborazione del sistema potrebbe permettere l’applicazione di questa tecnologia anche alle videochiamate.

Tante possibili applicazioni in futuro

La tecnologia alla base del lavoro dei ricercatori americani è ancora tutta da sviluppare e potrebbe trovare tante applicazioni nel mondo di oggi. Il team, ad esempio, è al lavoro per capire se il sistema può essere applicato con successo alla creazione di zone mute in una stanza. L’idea di base è di poter consentire alle persone presenti in un determinato ambiente di poter sentire un audio diverso “dal vivo”.

In ogni caso, già ora le possibili applicazioni ai prodotti tech sono molto interessanti. Ad esempio, uno smart speaker, come i prodotti che integrano Alexa, potrebbe essere in grado di non registrare audio in una determinata area della casa o anche di ricevere comandi solo se l’utente si trova in una zona ben precisa.

Si potrebbe, quindi, bloccare la registrazione nell’area intorno alla propria scrivania (dove potrebbe essere svolte call di lavoro) e si potrebbe attivare l’ascolto dei comandi vocali solo quando l’utente si trova seduto sul divano.