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Cosa sono le fasi lunari e cosa comportano

Le fasi lunari sono dovute al diverso posizionamento della Luna rispetto del Sole: ecco quali sono, cosa significano e le funzionalità del calendario lunare.

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i requisiti delle fasi lunari Fonte foto: Shutterstock

Con la Luna ad aver fin dall’antichità esercitato un fascino tutto particolare sull’immaginazione umana, non dovrebbe stupire che le fasi lunari siano state al centro di lunghi e approfonditi studi nel corso della storia. Fasi che, per semplificare, descrivono il diverso aspetto che il nostro satellite naturale mostra verso la Terra durante il suo moto.

Queste, a loro volta, sono causate dal diverso orientamento della Luna rispetto al Sole, e vanno a ripetersi in un arco di tempo ben preciso. Scopriamo allora quali sono le fasi lunari, approfondendo il loro significato, le loro possibili influenze, e come funziona il calendario lunare.

La Luna: una premessa

Prima di analizzare ogni aspetto delle fasi lunari, è buona cosa soffermarsi prima di tutto sulla Luna e le sue caratteristiche. Un corpo celeste “comune”, perché presente in qualche modo nel nostro quotidiano, ma che esercita un’influenza tutta particolare sul nostro pianeta. Si tratta dell’unico satellite naturale della Terra, nostro “vicino di casa” nell’immensità dello spazio. Grazie al primo sbarco sulla Luna del 1969, ci è stato possibile conoscerne in modo assai più approfondito la sua origine e struttura, e soprattutto come si comporta in relazione al Sole e alla stessa Terra.

Nata circa 4,6 miliardi di anni fa, la Luna è un corpo solido privo di atmosfera. Proprio questa assenza rende la superficie lunare visibile in modo nitido, restituendoci un satellite costituito principalmente da tre tipi di strutture: i crateri, gli altopiani, vale a dire le zone montuose, e i mari, quelle che si presentano invece pianeggianti. Non solo, sappiamo che la struttura generale è a gusci concentrici. Ciò significa che, andando dall’esterno verso l’interno, incontreremo la crosta, il mantello superiore, il mantello inferiore ed il nucleo.

Essendo in rotazione sincrona, è un “corpo orbitante con un periodo di rotazione uguale al periodo di rivoluzione e che ha come effetto quello di mostrare sempre la stessa faccia al corpo attorno al quale orbita”, rivolge sempre la stessa faccia verso la Terra. In più, è noto che la Luna non brilla di luce propria, ma è illuminata per metà dal Sole, mentre l’altra metà resta in ombra, completamente priva di luce.

Oltre a presentare un movimento rotatorio attorno al nostro pianeta, questo satellite naturale ruota anche su se stesso, per quello che è conosciuto dalla comunità scientifica come moto di rotazione. Di conseguenza, la Terra gira intorno al Sole, con la Luna a seguirla in questo movimento, potendosi andare a trovare tra la Terra e il Sole, al di là della Terra nei confronti del Sole, o ancora a fianco della Terra.

Cosa sono le fasi lunari

Ora che abbiamo ripassato i fondamentali sulla Luna, possiamo finalmente lasciarci affascinare dai suoi “umori”. E dedicarci a capire cosa sono le fasi lunari. D’altronde, nonostante sia sempre uguale, guardando il nostro satellite dalla Terra è facile accorgersi che può avere un aspetto diverso a seconda delle giornate: a volte è completamente pieno, altre è a metà, altre ancora ha la forma di un sorriso luminoso che si staglia nel cielo. Un fenomeno che dipende per l’appunto dalle fasi lunari, vale a dire i cambiamenti dell’aspetto della Luna percepiti dalla Terra.

Lo schema delle fasi lunari è piuttosto lineare, considerando che si ripetono ogni mese sempre nello stesso modo, in un intervallo di tempo detto “mese sinodico” e che dura circa 29,5 giorni. In particolare, si tratta del tempo che la Luna impiega per riallineare la sua posizione con il Sole e la Terra dopo aver compiuto una rivoluzione intorno a quest’ultima.

In altre parole, le fasi lunari sono dovute al moto di rivoluzione della Luna e al suo conseguente ciclico cambiamento di posizione rispetto al Sole e al nostro pianeta, attorno a cui orbita. Non tutti lo sanno, ma i mesi del nostro calendario gregoriano derivano proprio da questa cadenza della Luna.

Quali sono le fasi lunari

A questo punto, con la loro origine ben chiara, resta da chiedersi quali e quante sono le fasi lunari. In questo modo saremo in grado di riconoscerle quando osserviamo il cielo notturno, a prescindere che la Luna sia sottile come un falcetto, rotonda come un disco o del tutto invisibile. Le due condizioni maggiormente caratteristiche del nostro satellite sono Luna nuova e Luna piena; tra questi due eventi, che hanno la durata di un giorno, vanno a collocarsi la fase crescente e la fase calante, che possiamo suddividere a loro volta in quarti.

Il primo quarto e il secondo quarto sono in fase crescente, il terzo quarto e l’ultimo quarto sono invece con Luna calante. Più semplicemente, l’intero ciclo delle fasi lunari viene suddiviso in quattro momenti principali, separati da altrettanti momenti intermedi.

Prima fase: la Luna nuova o novilunio

In questa fase, la Luna si trova allineata tra il Sole e la Terra, e prende anche il nome di Luna nuova. Proprio qui inizia il ciclo lunare con il momento del cosiddetto novilunio, in cui dal nostro pianeta vediamo la faccia che non viene illuminata dal Sole. Ciò comporta il non poter individuare la Luna in cielo, nascosta dalla stessa brillantezza del Sole. In questa fase di congiunzione tra i tre corpi celesti, può capitare che la Luna sia esattamente allineata con il Sole e la Terra: sono le condizioni necessarie per cui si può verificare un’eclissi di Sole.

Seconda fase: la Luna crescente

Nella seconda fase, la Luna si sposta verso Est, e man mano si fa sempre più visibile dalla Terra. Se il primo giorno potremo vedere solo un sottilissimo spicchio lunare, con il passare della settimana noteremo che il satellite si ingrandirà, fino ad arrivare al primo quarto di Luna. Capirete allora che in questa fase si parla di Luna crescente, proprio perché “cresce” nel corso del giorni. Per chi vive nell’emisfero boreale, proprio come noi che ci troviamo in Italia, in fase di Luna crescente la parte illuminata del satellite è sulla destra, mentre si trova a sinistra per chi abita nell’emisfero australe.

Terza fase: la Luna piena o plenilunio

Questa è la fase in cui vediamo la Luna completamente illuminata, che appare così ben tonda nel cielo notturno. Viene detta anche fase di opposizione, collocandosi tra la fase crescente e la fase calante. Dal punto di vista astronomico, la Luna continua a percorrere la sua orbita e, quando arriva a metà, si ritrova allineata con il Sole e la Terra: è il momento del plenilunio, che per l’appunto permette la completa illuminazione del nostro satellite.

Generalmente si verifica un solo plenilunio al mese, ma, considerando che il calendario lunare, che vedremo in seguito – presenta cicli di 29 giorni, in alcuni mesi si presenta per due volte, mentre in altri casi particolari può non esserci Luna piena per un un mese intero. Quando poi la Luna, la Terra e il Sole risultano perfettamente allineati, assieme alla Luna piena avviene il fenomeno dell’eclissi lunare.

Quarta fase: la Luna calante

Nella seconda metà del mese inizia infine la fase di Luna calante, in cui giorno dopo giorno la Luna va a perdere una piccola porzione di visibilità. La stessa ripercorre quelle stesse forme già viste nella fase di Luna crescente, ma questa volta la gobba sarà rivolta verso la direzione opposta, e dall’emisfero boreale vedremo la parte illuminata verso sinistra. La fase calante raggiunge il suo punto medio all’ultimo quarto di Luna, quando la gibbosa è a metà della superficie del satellite.

Il calendario lunare

Il calendario lunare, detto anche lunario, è un normale calendario dell’anno in corso, in cui però vengono riportate le fasi lunari di ogni mese. Il calendario lunare, più antico rispetto al più diffuso calendario solare, si compone così di varie fasi lunari, e copre un totale di 12 mesi e 354 giorni. Il calendario, come facilmente intuibile, si basa sullo stato lunare, presentando singole fasi cadenzate da Luna crescente, Luna piena, Luna calante e Luna nuova.

Ogni nuovo mese inizia di riflesso con ogni Luna nuova. Grazie all’utilizzo di un lunario, possiamo quindi sapere in modo rapido e preciso in quale fase la Luna si trova in un determinato giorno dell’anno.

A tal proposto, è infine opportuno fare una distinzione tra mese lunare e mese siderale. Quest’ultimo rappresenta il tempo che la Luna impiega per compiere una rivoluzione attorno alla Terra, pari a 27 giorni, 7 ore, 43 minuti e 11 secondi. Il mese lunare, detto anche sinodico, perché tiene conto del periodo compreso tra due Lune nuove, ha invece una durata media di 29 giorni, 12 ore, 44 minuti e 3 secondi. La discrepanza tra i due si deve al fatto che, con il passare del tempo, sia la Terra che la Luna avanzano lungo l’orbita terrestre, e di conseguenza il loro allineamento col Sole è cambiato.