Cosa sappiamo della Luna piena del 14 marzo 2025
La Luna piena illuminerà il cielo notturno accarezzando i corpi celesti della costellazione della Vergine e restando vicina alla sua stella più luminosa, Spica

Nasi all’insù e occhi ben orientati verso il cielo: la Luna piena del 14 marzo promette di essere un evento astronomico da non perdere, perché non si tratta di un semplice plenilunio ma di un appuntamento luminoso e suggestivo. Il nostro satellite sarà da una parte impegnato in un’eclissi e dall’altro splenderà nella costellazione della Vergine, vicino alla sua regina, la brillante stella Spica.
Certo, ogni Luna piena ha una propria “personalità”, legata alla sua posizione nel cielo e alle leggende che la accompagnano, ma quella di marzo, nota anche come Luna piena del Verme, è particolare perché segna il passaggio tra l’inverno e la primavera, un momento di rinascita sia nel mondo naturale che nelle antiche tradizioni: osservarla significa immergersi in un racconto che intreccia scienza, miti ed estetica.
Cos’è la Luna Piena del Verme?
Sì, è vero: il nome Luna del Verme potrebbe suonare curioso e sembra quasi stonare con il concetto romantico di rinascita che questo appuntamento astronomico vuole trasmettere. Invece, si tratta di un appellativo che ha radici profonde nelle tradizioni dei nativi americani e nei cicli della natura: fa infatti riferimento al fatto che, con il progressivo riscaldamento del terreno, i lombrichi iniziano a emergere dal suolo, segnalando l’arrivo della primavera e attirando uccelli migratori come i pettirossi.
Per i nativi americani era un chiaro segnale che la Terra si stesse risvegliando dal torpore invernale, iniziando a brulicare di vita, di fame, di fervore e dinamismo. Per coloro che credono un po’ all’astrologia, sarà particolarmente significativo il fatto che questa Luna risplenda, come abbiamo già detto, nella costellazione della Vergine, segno zodiacale di terra che riflette stabilità e fertilità e simboleggia la bellezza dell’ordine naturale delle cose.
Piccola curiosità: altre culture hanno assegnato nomi diversi alla Luna piena di marzo, sempre legati alle condizioni atmosferiche o ai cambiamenti stagionali: i Celti la chiamavano Luna dei Venti evocando le forti correnti che caratterizzano questo periodo dell’anno, mentre per alcune comunità Wiccan è chiamata Luna Casta, in riferimento alla purezza e al rinnovamento.
Le caratteristiche della Luna piena di marzo
Come dicevamo all’inizio, questa Luna piena sarà particolarmente suggestiva per diverse ragioni. La prima è l’eclissi lunare totale, che inizierà con la fase di penombra alle 04:58 (ora italiana), momento in cui il nostro satellite inizierà a perdere un po’ della sua luminosità. Seguirà poi la fase parziale alle 06:09, quando un’ombra scura comincerà a coprire progressivamente il disco lunare. Sfortunatamente, in Italia non sarà possibile vedere il massimo dell’eclissi, previsto alle 07:58, perché a quell’ora l’astro sarà già tramontato sotto il nostro orizzonte.
Un’altra cosa interessante è che si tratterà di una Microluna: il plenilunio avverrà infatti nel punto più lontano dalla Terra, detto apogeo. Di conseguenza, apparirà circa il 14% più piccola e il 30% meno luminosa rispetto a una Superluna (che splende invece nel punto più vicino al nostro pianeta). Infine, come abbiamo già ribadito, nei suoi momenti di massimo splendore la Luna sarà vicina alla stella Spica: un’occasione perfetta per alzare gli occhi al cielo e lasciarsi stupire da questa romantica danza cosmica.
Come osservare il plenilunio?
Chi vorrà ammirare questo plenilunio dovrà prestare attenzione agli orari e alle condizioni di osservazione. In Italia, la Luna inizierà a sorgere la sera del 13 marzo, intorno alle 17:24 e raggiungerà il punto più alto nel cielo intorno alla mezzanotte. Fatta eccezione per l’eclissi, sarà visibile per tutta la notte. Chi desidera un’esperienza d’osservazione ottimale dovrà scegliere un luogo lontano dall’inquinamento luminoso, allontanandosi quindi dall’ambiente cittadino.
È consigliato anche allontanarsi e cercare un luogo con un orizzonte sgombro, preferibilmente verso sud-est, dove la Luna sarà più visibile nelle prime ore della notte. Chi vuole cogliere ogni dettaglio può dotarsi di un binocolo o di un telescopio, strumenti che permettono di apprezzare meglio il chiaroscuro dei crateri lunari e il contrasto con il cielo notturno. Chi poi preferisce un’osservazione più immersiva potrà scaricare alcune app di astronomia, che aiutano a individuare tutti gli astri circostanti.