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SCIENZA

Il tuo gatto sa sempre dove sei, anche quando non ti vede

Secondo un recente studio condotto da alcuni scienziati giapponesi, i gatti sarebbero in grado di sapere sempre dove ti trovi, anche se non riescono a vederti

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Mappe mentali gatto Fonte foto: 123RF

Quando si parla di gatti c’è sempre qualcosa di interessante e inaspettato da scoprire. Siamo tutti al corrente del fatto che abbiano sette vite, che siano capaci di raggiungere qualsiasi luogo con la loro agilità, ma questa nuova scoperta è davvero sorprendente. A quanto pare i gatti hanno un “superpotere” che li rende ancora più unici e curiosi.

Secondo uno studio condotto da alcuni scienziati, i gatti domestici sanno sempre dove sei, anche se non ti vedono. Ma come fanno a capire in che posto della casa ti trovi se non possono vederti? La risposta si cela dietro un particolare fenomeno secondo cui i nostri amici felini creerebbero delle vere e proprie “mappe mentali” per capire dove ci troviamo. Ma come ci riescono?

“Mappe mentali”: come fa il nostro gatto a sapere sempre dove siamo

Il nostro gatto sa sempre in che angolo della casa ci troviamo, il segreto si cela nel suo udito. Grazie alla provenienza dei suoni riesce a mappare tutta la casa e capire esattamente dove ci troviamo, senza bisogno di doverci vedere. Nello studio condotto da alcuni scienziati è stato messo alla prova l’impressionante udito dei felini. 

I ricercatori hanno testato i gatti riproducendo registrazioni di voci umane che li richiamavano. Hanno poi riprodotto gli stessi audio, in modo che i suoni provenissero da più lontano. I felini sono rimasti sorpresi quando la voce familiare proveniva da un luogo inaspettato. Ciò fa intuire che i gatti orientano nello spazio circostante gli esseri umani non visibili utilizzando segnali audio, un’abilità cognitiva precedentemente sconosciuta. I nostri gatti utilizzerebbero addirittura 8 tipi di segnali diversi per poter comunicare con noi.

I gatti hanno dimostrato di sapere che qualcosa continua a esistere anche se è fuori dalla loro portata visiva. Questo “superpotere” si chiama permanenza dell’oggetto, ed è un test che i ricercatori effettuano per misurare l’intelligenza animale. Da sempre, sono noti per il loro udito eccezionale e sono in grado di trovare prede nascoste anche in condizioni di scarsa visibilità.

Permanenza dell’oggetto: l’esperimento effettuato sui gatti

Alcuni scienziati giapponesi, per i loro esperimenti, hanno suddiviso i gatti in tre gruppi. Ogni gruppo era a sua volta diviso in due sottogruppi, a seconda del luogo in cui vivevano. I felini hanno ascoltato una diversa combinazione di suoni. Il primo gruppo ha sentito registrazioni di estranei che chiamavano i loro nomi. Il secondo gruppo ha ascoltato i suoni di altri gatti. Il terzo gruppo ha sentito rumori elettronici casuali. 

I ricercatori hanno poi riprodotto i suoni in due modi differenti. Inizialmente attraverso un altoparlante vicino ai gatti, e poi attraverso un altoparlante vicino a una porta o finestra più lontana. Gli osservatori hanno notato quanto fossero sorpresi i gatti dall’apparentemente inspiegabile spostamento dei suoni da un luogo all’altro. Nel complesso, ihanno mostrato la massima sorpresa quando la voce familiare del loro proprietario sembrava allontanarsi. Ciò suggerisce che questi animali hanno formato un’immagine mentale dei loro proprietari non visibili e hanno mappato le loro posizioni in base a dove hanno sentito per la prima volta la voce. Essere in grado di formare un’immagine mentale del mondo esterno è una caratteristica molto importante nel pensiero complesso, e questi risultati offrono nuove intuizioni che potrebbero informare gli studi futuri sulla cognizione felina. Altri studi hanno inoltre rivelato come il cervello dei gatti si stia rimpicciolendo, a causa della domesticazione.

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