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Il robot Tesla Optimus è un bluff?

Tesla pubblica un nuovo video con il robot Optimus come protagonista, ma sono in molti a credere che ci vorranno ancora molti anni prima che sia pronto

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Da quando Tesla, la più nota delle aziende di Elon Musk insieme a X (ex Twitter), ha pubblicato l’ultimo video sui progressi fatti dagli ingegneri nello sviluppo del robot Optimus, si è alzato un vero e proprio polverone. L’opinione pubblica si è divisa tra ammirazione e stupore, da una parte, e fortissimo scetticismo, dall’altra.

Per farla molto semplice: il robot inizia a mostrare la capacità di svolgere un lavoro in fabbrica, in particolar modo in una fabbrica di Tesla, ma secondo alcuni è tutto un bluff e lo sviluppo di Optimus (questo è il nome del robot) sarebbe ancora molto lontano dallo stato che Musk prova a mostrare nei video.

Cosa può fare ora Optimus

Nel video delle polemiche si vede Optimus che fa un gesto molto semplice e ripetitivo: prende delle celle batteria da una slitta alla sua sinistra e le infila in modo ordinato in un contenitore posto su un tavolo che gli sta davanti.

Per fare tutto ciò si tiene in equilibrio sulle due gambe e, se sbaglia a centrare il buco nel contenitore, si corregge da solo. Dopo aver messo una batteria, la sua rete neurale capisce autonomamente qual’è il prossimo scomparto da riempire e il robot va avanti da solo fino al completamento del cassone.

Sembrerebbe tutto molto semplice, ma dal punto di vista tecnico ci sono due dettagli molto importanti che fanno la differenza.

Il primo è che Optimus non è dotato di LiDAR o altri sistemi di visione tridimensionale ma, esattamente come il cervello umano, usa una normale visione stereoscopica per ricostruire la tridimensionalità e muoversi (e muovere gli oggetti) nello spazio.

Il secondo è che per fare tutto ciò non c’è bisogno dell’intervento dell’uomo, ma solo di un comando iniziale.

E’ tutto vero?

Chi conosce la storia del robot di Elon Musk, e di tutte le altre imprese tecnologiche del miliardario, sa benissimo che è meglio non fidarsi troppo degli annunci: più volte tra il dire e il fare è passata una quantità di tempo decisamente maggiore di quanto Musk inizialmente avesse detto.

Tra la presentazione del Cybertruck e la sua commercializzazione, ad esempio, sono passati ben quattro anni mentre la famigerata “Tesla economica” deve ancora arrivare sul mercato. Persino Optimus, quando è stato annunciato, ancora non esisteva nemmeno: Musk ha portato sul palco un mimo-ballerino travestito da robot.

Il dubbio, nel caso dell’ultimo video, deriva dal fatto che, nel video stesso, si vedono chiaramente degli umani con dei visori e altra attrezzatura che eseguono gli stessi gesti del robot.

Nel video Tesla dichiara che “I dati per il training sono stati raccolti tramite teleoperazione umana“. Secondo Tesla, quindi, gli umani hanno eseguito migliaia di volte il gesto di prendere la batteria e metterla nel cassone al fine di insegnare alla rete neurale ogni singolo movimento (e correzione dei movimenti) alla perfezione.

Lo spiega anche l’ingegnere capo del progetto Optimus, Milan Kovac, con un post su X: “Abbiamo sviluppato e allenato una rete neurale che permette a Optimus di fare cose utili, come prendere una cella batteria da un nastro trasportatore e posizionarla in modo preciso in uno scomparto“.

Secondo Kovac, inoltre, questa rete neurale gira completamente nel computer del robot, senza alcun intervento dall’esterno o accesso a informazioni esterne.

Tuttavia, secondo l’account X di Troy Teslike, specializzato in notizie sulla produzione di Tesla, Optimus sarebbe ancora lontanissimo dalla qualità minima necessaria a metterlo in vendita: se ne riparla tra almeno 5 anni, se non addirittura 10.