Il treno supersonico Hyperloop arriva in Australia. Foto e video
VicHyper è uno dei 30 team finalisti selezionati da SpaceX per la fase finale della competizione Hyperloop indetta per costruire il treno più veloce del mondo
L’idea di viaggiare a velocità supersonica all’interno di tubi a vuoto – lanciata da Elon Musk nel 2013 – ha catturato l’immaginazione del grande pubblico ma, soprattutto, di molti ingegneri di tutto il mondo.
SpaceX, insomma, ha ideato il treno super veloce, ma non lo sta realizzando da solo. I progetti open source hanno dato vita a startup come, Hyperloop Transportation Technologies (HTT) e Hyperloop, ma Elon Musk vuole accelerare i tempi. Così ha indetto un concorso a livello universitario – lo SpaceX Hyperloop Pod – a cui hanno partecipato 1.200 progetti, scelti 124 di cui solo 30 hanno superato la prima selezione. Tra cui VicHyper presentato dall’RMIT dell’Università di Melbourne in Australia. Ai primi di gennaio ci sarà la verifica ufficiale dei prototipi realizzati dai vari team.
Cos’è Hyperloop?
Hyperloop, per chi ancora non lo sapesse, è un sistema di trasporto per merci e persone costituito da navette che sfrecciano alla velocità supersonica di 1.223 chilometri all’ora – quasi la velocità del suono – all’interno di tubi a vuoto. Queste velocità sono raggiungibili grazie a navette che in pratica galleggiano all’interno del tubo tramite la levitazione magnetica (maglev) o cuscinetti d’aria simili a quelli usati dagli aeroscafi, quindi, senza produrre il minimo attrito.
Che vinca il migliore!
(Tratto da Vimeo)
VicHyper, come accennato, è il progetto di treno super veloce ideato e realizzato dal team australiano dell’Università di Melbourne in Australia che parteciperà, insieme ad altri 29 prototipi alla fase finale della competizione indetta da SpaceX: una vera e propria “prova su strada", o sarebbe meglio dire “prova nel tubo" nell’impianto test lungo un miglio costruito da SpaceX nei pressi del suo quartier generale in California. Zac McClelland, Project Leader di VicHyper, ci spiega che per il loro progetto si sono concentrati principalmente sulla tecnologia di frenata e di accelerazione che può adattarsi sia a veicoli a levitazione magnetica sia con cuscinetti d’aria. La loro idea si basa su un motore a induzione lineare in grado di gestire sia l’accelerazione sia la decelerazione che, nello specifico, ricarica in parte anche la batteria. Il secondo sistema frenante, da usare per le soste di emergenza, è invece gestito freni normali, o ancora meglio freni magnetici che sono spesso usati per trainare treni ad alta velocità e i vagoni delle montagne russe in salita. Altri team hanno scelto sistemi simili per rallentare le navette ma, secondo , Zac McClelland, i magneti permanenti sono più complicati da gestire, oltre ad avere la tendenza a smagnetizzarsi nel corso del tempo. L’uso di una batteria che alimenti gli elettromagneti è, secondo loro, una soluzione migliore.
Lavoro di gruppo
Ogni team, sebbene si tratti di una competizione, si sta focalizzando principalmente su alcune tecnologie chiave del futuro treno supersonico. Così, alcune squadre stanno studiando – più nel dettaglio – quale sistema di levitazione utilizzare: c’è chi propende per il “maglev", ossia la levitazione magnetica, chi invece punta sul cuscinetto d’aria. Entrambe le tecnologie hanno i loro pro e contro, e la sperimentazione finale dei prototipi – fissata dal 27 al 29 gennaio – serve proprio per decidere quale sistema è il migliore per il treno supersonico Hyperloop.
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