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Le differenze tra Indiegogo e Kickstarter

Entrambe le piattaforme di crowdfunding funzionano allo stesso modo, ma non sono uguali: Indiegogo è più flessibile, Kickstarter più adatta per progetti hi-tech

Le differenze tra Indiegogo e Kickstarter Fonte foto: Shutterstock

Il crowdfunding è un fenomeno che ha trovato la sua massima espansione con internet. Sul web ci sono infatti diverse piattaforme di finanziamento collettivo su cui si possono cercare dei fondi per provare a realizzare un progetto. Le più popolari tra gli utenti sono due: Indiegogo e Kickstarter.

A grandi linee entrambi i siti di crowdfunding funzionano allo stesso modo: offrono agli iscritti uno spazio dove sponsorizzare le proprie idee. Ma non sono uguali. Ognuna delle piattaforme di finanziamento collettivo ha le sue regole, che non sempre collimano con i progetti degli utenti. Indiegogo, per illustrare la prima differenza, è molto più flessibile. Rispetto a Kickstarter, infatti, si possono lanciare tutte le campagne di finanziamento che si vogliono: raccolta fondi per progetti umanitari o per calamità naturali. Kickstarter, invece, è più restrittiva ed è più adatta per progetti che hanno un risvolto più concreto: come ad esempio la realizzazione di un oggetto hi-tech.

Kickstarter vs Indiegogo

Continuiamo a mettere a confronto le due piattaforme di crowdfunding. La flessibilità di Indiegogo si nota anche su chi è autorizzato a lanciare una campagna di finanziamento. Tutti e due i siti sono aperti a un pubblico internazionale, ma Kickstarter è disponibile solo in determinati Paesi. Oltre agli Stati Uniti, la piattaforma, infatti, può essere utilizzata in Canada, Australia, Nuova Zelanda, Danimarca, Paesi Bassi, Irlanda, Norvegia, Svezia, Austria, Germania, Francia, Spagna, Italia, Svizzera, Lussemburgo, Belgio e Hong Kong, Singapore e Regno Unito. Su Indiegogo, le campagne sono vietate solo ai Paesi a cui sono state applicate delle sanzioni economiche.

Indiegogo è anche più immediata: è sufficiente registrarsi per iniziare la campagna. Su Kickstarter, invece, i progetti devono seguire un iter di approvazione più lungo. Entrambe le piattaforme sono uguali per quanto riguarda la tariffa applicata. Sia Kickstarter che Indiegogo, infatti, trattengono il 5% sui finanziamenti ottenuti dalle campagne ospitate.

Ma c’è una differenza sulla distribuzione dei soldi raccolti. Indiegogo ha due modalità: flexible e fixed goal. La prima opzione permette agli autori delle campagne di ottenere tutti i fondi ottenuti, anche se l’obiettivo (la somma richiesta entro un determinato tempo) non è stato raggiunto. Con la seconda soluzione i soldi sono erogati solo dopo il conseguimento dell’obiettivo.

Su Kickstarter, invece, l’unico modo che hanno gli utenti per ricevere i finanziamenti è superare l’obiettivo iniziale, ossia ottenere la somma richiesta secondo i giorni stabiliti dalla campagna.

Quali scegliere?

Entrambe le piattaforme sono delle valide soluzioni per finanziare i propri progetti. Forse Kickstarter è più adatta per sponsorizzare prodotti e oggetti hi-tech.