Le telefonate che rubano i soldi: i numeri a cui non rispondere
Tornano le chiamate mute dall'estero che rubano i soldi del conto telefonico: come difendersi
Arrivano in ogni ora del giorno, ma soprattutto verso sera, quando le persone sono uscite dal lavoro e hanno più tempo libero. Di che cosa stiamo parlando? Delle chiamate mute che rubano i soldi degli utenti appena si tenta di richiamarle. Basta uno squillo per vedersi scalare dal conto della SIM 1,50 euro. Ma l’ammontare può arrivare a decine di euro se si aspetta in linea una decina di secondi. Un vero salasso che negli ultimi giorni sta colpendo un numero sempre maggiore di utenti.
Non si tratta di una nuova truffa, ma di un raggiro che oramai va avanti da quasi una decina di anni, Ma, purtroppo, non passa mai di moda e colpisce sempre nuove vittime, soprattutto persone più anziane e coloro che hanno poca dimestichezza con il mondo della telefonia. Come funziona la truffa? Molto semplice: si riceve una chiamata da un numero con prefisso straniero (solitamente tunisino o kosovaro, ma nelle ultime settimane se ne sono aggiunti di nuovi) che dura solo pochi squilli e non dà il tempo di rispondere. Ed è qui che scatta la truffa.
Le persone che tentano di richiamare per scoprire di chi si tratta, cadono nella trappola. Tramite un sistema chiamato ping call, la chiamata viene trasferita su una linea a pagamento capace di scalare dal conto telefonico fino a 1,50 euro a secondo. Ma non solo, in alcuni casi sono stati attivati abbonamenti a pagamenti dal valore di 5-6 euro alla settimana. Ecco quali sono i numeri a cui non rispondere.
Chiamate mute dall’estero: i numeri a cui non rispondere
Le chiamate-truffa utilizzano solitamente prefissi esteri. Da quanto emerso negli ultimi giorni, le chiamate provengono dalla Tunisia (+216), Moldavia (+373), Vanuatu (+678), Kosovo (+383), Bielorussia (+375), Lettonia (+371), Tanzania (+255) e Gran Bretagna (+44). Logicamente non vogliamo dire che tutte le telefonate che arrivano da numeri con questi prefissi sono pericolose, ma prima di richiamare bisogna fare una ricerca online per capire di chi si tratta.
Il funzionamento delle chiamate lo abbiamo già spiegato in precedenza: solitamente si riceve uno squillo da uno di questi numeri e poi l’utente cade nella trappola quando lo richiama. Se, invece, si riesce a rispondere, dall’altra parte della cornetta non ci sarà nessuno, come se la chiamata fosse muta.
Come proteggersi dalle chiamate che rubano i soldi
Capire in anticipo che si tratta di una truffa non è semplice. In casi del genere è necessario conoscere un po’ il funzionamento delle truffe online e cercare in ogni modo di evitarle. Fortunatamente esistono degli strumenti a nostra disposizione che ci aiutano a individuare i numeri pericolosi e bloccarli sul nascere. Stiamo parlando di alcune app presenti sul Google Play Store e App Store che permettono di bloccare le chiamate in entrata da parte dei call center, ma anche di numeri-truffa. Una delle più utilizzate e famose è TrueCaller.