Come scrivere efficacemente una lettera di diffida tramite PEC
Devi scrivere una lettera di diffida e inviarla via PEC? Ecco come fare: leggi l’esempio e il modello, scopri i vantaggi di usare la posta certificata
La PEC è ampiamente utilizzata nel campo legale per inviare comunicazioni ufficiali, tra cui la diffida ad adempiere. Questo documento è utilizzato per intimare a una parte di rispettare gli obblighi contrattuali assunti. Affinché la diffida ad adempiere inviata tramite PEC abbia validità legale, è necessario che il documento sia firmato digitalmente.
D’altra parte, si tratta di un atto legale di grande importanza, poiché può prevenire ulteriori controversie e potenziali azioni legali future. L’utilizzo della PEC per l’invio di questo documento aggiunge un ulteriore livello di sicurezza, garantendo che il destinatario riceva effettivamente la comunicazione e rendendo tracciabile ogni passaggio del processo. Il tutto viene gestito rapidamente e da remoto, senza recarsi personalmente presso il tribunale. Per rendere davvero efficace l’azione, è cruciale scegliere molto bene il servizio di posta certificata a cui affidarsi. Vediamo, quindi, come fare e anche un esempio, cioè una lettera di diffida PEC fac simile che può essere utile in tante occasioni.
Elementi essenziali di una lettera di diffida ed esempio
Avere un modello di lettera di diffida da inviare via PEC è molto utile per raggiungere l’obiettivo ed evitare ulteriori problemi.
Una lettera di diffida ben strutturata deve contenere diversi elementi fondamentali:
- introduzione o saluto formale al destinatario, come "Sig.", "Gent.ma Sig.ra", o "Spett.le Società"
- dati anagrafici del destinatario, ovvero nome, cognome, indirizzo, CAP e città di residenza
- ragioni del mancato adempimento, per esempio, se si tratta della mancata attivazione di una linea internet, bisogna indicare la data di stipula del contratto, il tempo di attivazione previsto e il numero di giorni di disservizio. Si può allegare anche il contratto con firma digitale
- indicazione di un termine per l’adempimento: L’art. 1454 del Codice Civile suggerisce un termine di 15 giorni, ma questo può variare in base alle circostanze.
- avvertenza: la dichiarazione che, trascorso il termine senza adempimento, verranno effettuate ulteriori azioni e si passerà per vie legali, oppure un eventuale contratto verrà risolto
Ecco un esempio di lettera di diffida via PEC:
Oggetto: Diffida ad adempiere ai sensi dell’art. 1454 c.c.
Spett.le Società [Nome]
Con sede legale in Via [Indirizzo]
CAP [CAP] – [Città]
Con la presente, la sottoscritta [Nome Cognome], residente in [Indirizzo], diffida formalmente la Vostra Società [Nome Società] ad adempiere agli obblighi contrattuali entro e non oltre 15 giorni dalla ricezione della presente. In data [Data], è stato stipulato un contratto per [Descrizione del Servizio/Prodotto]. Tuttavia, ad oggi, la fornitura del servizio non è ancora avvenuta nonostante siano trascorsi [Numero di giorni] giorni dalla scadenza contrattuale.
Qualora non riceva riscontro positivo entro il termine indicato, il contratto si intenderà risolto e mi riserverò il diritto di intraprendere le opportune azioni legali.
Distinti saluti,
[Nome Cognome, Telefono e Mail]
Vantaggi dell’invio della diffida tramite PEC
Utilizzare la PEC per inviare una lettera di diffida offre numerosi vantaggi. Il primo è la certezza legale della ricezione. Infatti, la PEC ha lo stesso valore di una raccomandata con ricevuta di ritorno, ma è molto più rapida da gestire: la consegna è immediata, senza i tempi di attesa tipici delle raccomandate tradizionali.
Si ha subito un riscontro, perché si riceve la ricevuta di avvenuta trasmissione. Un altro vantaggio da tenere in considerazione è il risparmio economico: l’invio tramite PEC è generalmente meno costoso rispetto alla raccomandata con ricevuta di ritorno, il cui costo ad oggi si aggira intorno a 6,50€ per ogni invio. Anche lato sicurezza si hanno enormi vantaggi, grazie alla crittografia dei messaggi e alla protezione contro accessi non autorizzati. La PEC si rivela, quindi, più facile, veloce da gestire ed economica. Scegliere il giusto servizio PEC ti aiuterà a gestire le comunicazioni legali in modo più efficiente e sicuro.
Scegliere il servizio PEC per inviare diffide
Esistono alcuni requisiti da ricercare in un servizio PEC, soprattutto se si utilizza in ambito legale. Innanzitutto, deve essere riconosciuto dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) a garanzia di legalità e sicurezza. Inoltre, dovrebbe offrire un supporto clienti efficace per risolvere eventuali problemi tecnici e semplice da utilizzare, perché non tutti hanno conoscenze informatiche approfondite.
È importante anche selezionare un servizio in base allo spazio di memoria di cui si ha davvero bisogno, infatti occorre che il servizio PEC tracci i messaggi inviati e li archivi in modo sicuro, garantendo l’accessibilità delle informazioni nel tempo. Quindi, se si fa un uso massiccio delle email PEC è meglio scegliere un servizio con memoria illimitata.
Libero Mail PEC è il servizio di posta certificata pensato per adattarsi ad ogni esigenza, viene proposto in due piani.
Per i clienti privati, è disponibile la PEC Family con 1 GB di spazio a 14,99€ all’anno, IVA inclusa. Per i professionisti è disponibile la PEC Unlimited con spazio illimitato a 30€ all’anno, più IVA. Con Libero Mail PEC, si ha così la certezza di un servizio affidabile e conveniente, adatto a ogni esigenza.
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