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La Luna sta tremando: nuovo studio svela le cause misteriose

La Luna sta tremando, e fino ad oggi gli astronomi non sono riusciti a spiegarsi questo fenomeno. Un nuovo studio svela che la causa dei terremoti è artificiale.

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L’ultima missione sulla Luna, tra quelle avvenute con equipaggio umano, ha lasciato in eredità agli astronomi un’immensa mole di dati. Tra questi, sono emerse numerose registrazioni di piccole scosse di terremoto che, a quanto pare, continuano ad andare avanti ancora oggi. Che cosa le provoca? La spiegazione trovata dagli scienziati anni fa è stata ora messa in discussione: la causa di questi tremori è di natura artificiale.

Terremoti sulla Luna: la scoperta

Dicembre 1972: la missione Apollo 17 della NASA arriva sulla Luna con il suo preziosissimo carico, composto da un equipaggio umano e un’ampia strumentazione volta a raccogliere il maggior numero di informazioni sul nostro satellite. Vi è incluso un sismografo, depositato sul suolo lunare per catturare dati sui movimenti della superficie del corpo celeste e sul modo in cui essi si propagano. Lo strumento, rimasto attivo per circa 8 mesi, riesce a registrare un’incredibile serie di terremoti che presentano caratteristiche particolari: le scosse sono estremamente regolari, e sembrano essere riconducibili ad un preciso momento della giornata.

Sono passati più di 50 anni da quella missione, l’ultima che ha portato l’uomo sulla Luna, ma quei dati hanno sempre rappresentato un mistero. Gli scienziati hanno provato a dare una spiegazione, ipotizzando che i tremori fossero dovuti all’enorme escursione termica che si verifica quotidianamente sul nostro satellite. In effetti, qui le temperature oscillano tra i -247°C di notte, all’interno dei crateri del Polo Nord, ai +127°C di giorno, nelle zone equatoriali dove arrivano i raggi del Sole. Cambiamenti così estremi spingono la superficie lunare a continue espansioni e contrazioni, le quali potrebbero provocare quelli che gli esperti hanno chiamato “terremoti termici”.

Tuttavia, una nuova analisi dei dati raccolti negli anni ’70, questa volta effettuata attraverso un algoritmo prodotto dall’intelligenza artificiale, ha consentito di fare una scoperta incredibile. Le scosse non sono un fenomeno del tutto naturale, bensì celano una causa artificiale. Lo studio, condotto dai ricercatori del Goddard Space Flight Center della NASA e pubblicato su Journal of Geophysical Research – Planet, ha dimostrato che i tremori derivano dalle espansioni e contrazioni del lander usato durante la missione Apollo 17, il quale giace a poche centinaia di metri di distanza dal sismografo. Colpito dal Sole, è il veicolo terrestre a causare i terremoti.

Perché il nuovo studio è così importante

Questi lievi tremori, che un uomo probabilmente non riuscirebbe a percepire, hanno dunque una spiegazione tutt’altro che “aliena”. Ma perché questo studio si rivela così importante? Studiare i terremoti sulla Luna è una delle sfide del nuovo secolo: il modo in cui le onde si spostano al di sotto della superficie può rivelarci molto sulla composizione del suolo e su ciò che avviene all’interno del nostro satellite. E, come in questo caso, ci offrono informazioni su come i materiali terrestri rispondono alle sollecitazioni della Luna.

Da anni, in effetti, si parla della possibilità di colonizzare il nostro satellite per costruirvi abitazioni – in attesa di conquistare anche Marte. Comprendere i terremoti lunari, dunque, è essenziale per l’esplorazione futura della Luna e per un’eventuale realizzazione di un avamposto permanente che dovrebbe essere realizzato con strutture in grado di sopportare le scosse. Per questo, le attuali missioni continuano ad essere dotate di sismografi che possano aiutarci a fare luce sui tremori che avvengono sulla Luna.