Il prossimo progetto di Meta: cosa vuole fare Zuckerberg
Con i suoi attuali prodotti e servizi Meta non può più crescere molto e deve inventarsi qualcosa di nuovo, che poi così nuovo non sarà: un social concorrente di Twitter
Facebook e Instagram non possono più crescere molto e il metaverso non renderà un centesimo ancora per molti anni: potrebbero essere questi i motivi alla base dell’ultima idea di business di Meta, il gigante tech nelle mani di Mark Zuckerberg. Idea che, tuttavia, non è poi così originale: fare un terzo social, qualcosa di “nuovo” anche se di nuovo, nel mondo dei social, non si fa quasi nulla da anni. Non è un’indiscrezione di qualche fonte anonima, ma una reale ipotesi di lavoro confermata da un portavoce di Meta a Reuters.
Meta: il terzo social
Secondo quanto riportato da Reuters, Meta ha intenzione di lanciare un nuovo social che faccia concorrenza a Twitter nel ruolo di “piazza digitale” dove esprimere le proprie opinioni. Ma se l’idea di base è la stessa di Twitter, la struttura sarà simile a quella di Mastodon (che è uno dei principali competitor di Twitter): completamente decentralizzata.
“Stiamo esplorando l’idea di un social network decentralizzato a sé stante per condividere update testuali – ha spiegato un portavoce di Meta a Reuters – Crediamo ci sia un’opportunità per uno spazio separato in cui i creatori e le figure pubbliche possano condividere aggiornamenti periodici sui loro interessi“.
Per la prima volta, quindi, sembrerebbe che Meta abbia intenzione di proporre un nuovo servizio completamente scollegato da quelli già esistenti: non si parla di integrazione con Facebook o Instagram, non si cita l’esperienza già fatta negli anni né il pubblico già conquistato.
Sembra proprio, quindi, che Meta voglia puntare ad un altro pubblico, un pubblico che oggi non usa né Facebook né Instagram. E probabilmente nemmeno TikTok e, magari, un tempo usava Twitter ma con la nuova gestione di Elon Musk sta pensando di andar via.
Decentralizzato come Mastodon
La questione della struttura del social è fondamentale, se il nuovo servizio vuole posizionarsi sul mercato come uno spazio libero dove discutere di temi anche importanti. Per questo Meta parla sin da oggi di struttura decentralizzata, cioè non direttamente controllata da Meta, ma almeno in parte in mano agli utenti e ai creator dei contenuti.
L’esempio è Mastodon, un social in cui chiunque può creare una sua community all’interno della quale vigono regole e policy scelte dall’amministratore e non da Mastodon. I contenuti pubblicati, poi, possono essere ospitati su server di Mastodon o su server scelti dall’amministratore del singolo nodo.
Il quarto Twitter
Dopo il vero Twitter, dopo il secondo Twitter (Mastodon), ora Meta vorrebbe fare un terzo Twitter che, però, in realtà sarebbe già il quarto Twitter. Questo perché bisognerà fare i conti anche con un altro social appena nato: Bluesky.
Bluesky è il nuovo social lanciato da Jack Dorsey, che paradossalmente è il padre e fondatore (nonché per anni CEO) del primo vero Twitter.
Dentro Bluesky sono già confluiti alcuni ex di Twitter e circa 13 milioni di dollari di investimento iniziale, provenienti da Dorsey e non solo. Il nuovo social è open source, quindi il codice può essere visto, analizzato e corretto da chiunque.
Se, come e quando Bluesky riuscirà davvero a far concorrenza a Twitter, e se come e quando ci riuscirà un eventuale nuovo social di Meta, è ancora troppo presto per dirlo. Anche perché, nel frattempo, su Twitter c’è sempre da considerare la “variabile Musk“.