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Un nuovo studio fa chiarezza sui misteriosi vortici sulla Luna

Forse gli scienziati hanno scoperto perché si formano gli affascinanti e misteriosi vortici sulla superficie della Luna: cosa sappiamo.

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Le immagini della NASA, rese note per la prima volta nel 2018, hanno mostrato al mondo un fenomeno particolare che avviene sulla superficie della Luna: si formano dei vortici di colore chiaro, luminosi talvolta al punto da essere visibili anche mediante un semplice telescopio “domestico”. Vortici lunari – così ribattezzati – che somigliano in tutto e per tutto alle pennellate di un dipinto astratto. Per anni gli esperti si sono chiesti cosa effettivamente siano e oggi una nuova ricerca potrebbe darci una risposta.

Cosa sono i misteriosi vortici sulla Luna

Secondo il nuovo studio dal titolo Possibility of Lunar Crustal Magmatism Producing Strong Crustal Magnetism pubblicato sulla rivista Journal of Geophysical Research: Planets, i misteriosi vortici di colore chiaro sulla superficie della Luna potrebbero essere rocce magnetizzate dall’attività magmatica sotterranea.

I dati analizzati mostrano che le rocce nei vortici sono magnetizzate e che le stesse deviano le particelle del vento solare, da cui la Luna è costantemente bombardata. Le rocce attorno, invece, subiscono un altro effetto: si scuriscono a causa delle reazioni chimiche innescate. Così si crea quel particolare contrasto: vortici luminosi e chiari, rocce attorno più scure.

L’ultimo studio fa luce sul fenomeno, partendo da una domanda essenziale: come sono state magnetizzate le rocce nei vortici lunari, dal momento che la Luna non ha un campo magnetico? “Gli impatti potrebbero causare questo tipo di anomalie magnetiche”, ha affermato il professor Michael J. Krawczynski (Washington University di St. Louis), riferendosi al materiale ferroso rilasciato dai meteoriti su alcune aree della superficie lunare. Tuttavia il professore nota “alcuni vortici in cui non siamo sicuri di come un impatto possa creare quella forma e quelle dimensioni”.

Il nuovo studio sull’origine dei vortici lunari

Il professor Krawczynski ha ipotizzato che qualcos’altro abbia magnetizzato localmente i vortici lunari: “Un’altra teoria è che ci siano lave sotterranee, che si raffreddano lentamente in un campo magnetico e creano l’anomalia magnetica”. Per dimostrare ciò, ha misurato gli effetti di “diverse combinazioni di chimica atmosferica e velocità di raffreddamento magmatico” su un minerale chiamato ilmenite, per verificarne l’eventuale effetto “magnetizzante”.

Krawczynski e il suo team hanno scoperto che l’ilmenite, presente in abbondanza sulla superficie della Luna, può reagire e formare particelle di ferro metallico che a loro volta possono essere magnetizzate nelle giuste condizioni. “I nostri esperimenti analogici hanno dimostrato che, in condizioni lunari, potevamo creare il materiale magnetizzabile di cui avevamo bisogno. Quindi, è plausibile che questi vortici siano causati dal magma del sottosuolo“, ha affermato.

Questo studio aiuterà a interpretare i dati acquisiti dalle future missioni sulla Luna, in particolare quelle volte a esplorare le anomalie magnetiche sulla superficie lunare. La NASA intende inviare un rover nell’area di vortice lunare nota come Reiner Gamma nel 2025 come parte della missione Lunar Vertex. Determinare l’origine dei vortici lunari sarà fondamentale per comprendere quali processi hanno modellato la superficie lunare, la storia del campo magnetico sulla Luna e persino il modo in cui le superfici dei Pianeti e delle lune influenzano in generale l’ambiente spaziale che li circonda.

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