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Il mistero della nube galattica più grande della via Lattea

Il mistero della nube galattica più grande della via Lattea scoperta dagli scienziati ai confini del Cosmo.

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nube-galassia Fonte foto: iStock Photos

Una misteriosa nube galattica, più grande della via Lattea sta entusiasmando gli appassionati di astronomia e gli studiosi. La nube è stata scoperta in un’area del Cosmo denominata Abell 1367 da un gruppo di ricercatori guidati da Ming Sun, professore associato di fisica dell’UAH.

Una nube ai confini dello Spazio

Questa zona dell’Universo – ancora poco conosciuta – è stata chiamata dagli esperti Ammasso del Leone. Si trova a 300 milioni di anni luce dal nostro Pianeta e al suo interno contiene ben 70 galassie. La nube, denominata “orfana” o “solitaria”, è stata scoperta nel corso della Missione di Spettroscopia di Raggi-X ad Alta Prestazione (XMM-Newton). A individuarla dunque è stato il telescopio spaziale per i raggi X più importante d’Europa nelle mani dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). I dati raccolti ed elaborati, sono stati poi analizzati presso l’European Southern Observatory Very Large Telescope/Multi Unit Spectroscopic Explorer (VLT/MUSE) e confermati dal telescopio ottico Giapponese.

I misteri della nube solitaria

La misteriosa nube contiene gas incandescente e ha una temperatura che va dai 10.000 ai 10.000.000 di gradi Kelvin. A colpire gli scienziati però è stata soprattutto la sua massa che è 10 miliardi di volte quella del nostro Sole, dunque molto più grande della via Lattea, la galassia a cui appartiene il nostro sistema solare. La nube è situata in un ammasso di galassie legate fra loro attraverso un gas incandescente, con temperature che si aggirano intorno ai 100 milioni di gradi Kelvin. Il particolare di questa nube galattica? A differenza delle altre è solitaria e non è associata a nessun’altra nube. Un fenomeno particolare che è ancora al vaglio degli studiosi e che potrebbe essere legato alle sue origini.

Gli scienziati ipotizzano che la nube abbia avuto origina da una enorme galassia e che si sia separata a essa a causa delle temperature elevate e della velocità diversa dei corpi celesti. La misteriosa nube, dopo essere stata rimossa dalla “galassia ospite”, sarebbe riuscita a sopravvivere per centinaia di milioni di anni. Tutto grazie al suo campo magnetico che avrebbe tenuto insieme il materiale che la compone, contrastando le forze instabili che agivano per dissiparla. “Questa è una scoperta entusiasmante e sorprendente – ha spiegato il professor Ming Sun -. Dimostra che là fuori ci sono ancora tante nuove sorprese”.