Lo sprofondamento del terreno è un problema che minaccia le città di tutto il mondo
Un nuovo studio rivela che il terreno sta sprofondando praticamente in tutto il mondo: scopriamo quali sono le cause principali e perché è un grave rischio.
Il mondo sta pian piano sprofondando: sembra una scena da film apocalittico, ma è davvero realtà. Si tratta di un fenomeno già molto conosciuto, il quale tuttavia sembra essere ancora sottovalutato. Rappresenta però un grave rischio per moltissime città, soprattutto quelle più affollate. Un nuovo studio fa il punto della situazione, lanciando l’allarme: ecco che cosa sta succedendo e quali sono i pericoli ai quali andiamo incontro.
Il terreno sta sprofondando: lo studio
Il professor Manoochehr Shirzaei della Virginia Tech, in collaborazione con il professor Robert Nicholls dell’Università dell’East Anglia, ha analizzato lo sprofondamento del terreno in varie regioni del mondo, riportando le conclusioni in un interessante articolo pubblicato su Science. Il punto di partenza è uno studio che ha preso in considerazione la situazione di 82 città cinesi: ne è emerso che il 45% di esse sta pian piano affondando. Ovvero, quasi 270 milioni di residenti sono a rischio, soprattutto in aree come Pechino e Tianjin che sprofondano ad un ritmo di 10 millimetri all’anno (e forse anche di più).
Questo fenomeno, tuttavia, non è certo limitato alla Cina. Recenti studi hanno dimostrato come New York sia soggetta a subsidenza, ovvero al movimento di abbassamento del terreno. L’intera costa orientale degli Stati Uniti, in realtà, sembra essere in pericolo: “La terra sta sprofondando quasi ovunque. Se non ne teniamo conto adesso nei piani di adattamento e resilienza, nei prossimi decenni potremmo trovarci di fronte a una distruzione diffusa delle infrastrutture” – ha spiegato il professor Shirzaei, lanciando un preoccupante allarme.
Negli ultimi anni, l’avanzare delle tecnologie ha consentito un monitoraggio molto più preciso del fenomeno della subsidenza. Un tempo si utilizzavano radar spaziali, mente oggi è possibile misurare cambiamenti su scala millimetrica nel corso di giorni, settimane e mesi. “Questa è una tecnica relativamente nuova. Prima non avevamo i dati. Ora ce li abbiamo, quindi possiamo usarli non solo per vedere il problema, ma anche per risolverlo” – ha affermato Shirzaei. Ci sarà quindi bisogno di un lavoro impegnativo per poter arginare lo sprofondamento del terreno.
Le cause e i rischi dello sprofondamento
Perché il terreno continua a sprofondare? Se in alcune aree è la conformazione geologica a prevederlo (come ad esempio presso la Pianura Padana o in quella che oggi è l’area sommersa di Baia, nei pressi di Napoli), l’attività umana ha dato un notevole contributo all’aggravarsi del problema. Il prelievo delle acque sotterranee è uno dei fattori principali, perché questo processo va ad abbassare la falda freatica. Se a questo si aggiungono la particolare geomorfologia di alcuni terreni e il peso degli edifici nelle aree urbane più affollate, è presto chiaro come la subsidenza continui a peggiorare.
Numerose sono le conseguenze dello sprofondamento del terreno, soprattutto nelle città: sono infatti a rischio gli edifici e le loro fondamenta, le infrastrutture legate al trasporto, le piste d’atterraggio, le condutture, le strade e persino i marciapiedi. Con il passare del tempo, infatti, le strutture potrebbero crollare e provocare gravi danni a cose e persone. Senza contare che l’abbassamento del suolo aumenta il rischio di alluvioni, con tutte le conseguenze che ben conosciamo. Ecco perché è importante cercare una soluzione.