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C'è qualcosa di nuovo su Giove: "Mai vista prima"

Il telescopio spaziale Webb sorprende ancora. Scoperta della NASA nell'atmosfera di Giove: qualcosa di letteralmente mai visto prima

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Lo sguardo della NASA è attualmente rivolto in direzione dell’atmosfera di Giove, considerando quanto scoperto dal telescopio spaziale James Webb. Questo rivoluzionario strumento, che continua a stupire il mondo scientifico, ha infatti posto in evidenza una caratteristica mai vista prima d’ora. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e che ripercussioni potrebbe avere.

Scoperta su Giove

Il telescopio spaziale James Webb ha mostrato come la corrente a getto ad alta velocità si trovi sopra l’equatore di Giove, ben più in alto rispetto ai principali strati di nubi. Un getto largo più di 4800 km, la cui scoperta garantisce indicazioni molto rilevanti su come gli strati dell’atmosfera di Giove, che è notoriamente turbolenta, interagiscono tra loro.

Ancora una svolta entusiasmante per la NASA, che ha in Webb una risorsa cruciale, essendo in grado di tracciare queste caratteristiche in maniera unica. Questo è di grande importanza perché in precedenza, come precisato dall’autore principale dello studio Ricardo Hueso, tutto ciò ci appariva come un insieme di foschie sfocate. Ora, invece, si intravedono specifiche caratteristiche nitide, che è possibile seguire insieme alla rapida rotazione del pianeta.

La corrente a getto appena scoperta viaggia a una velocità di 515 km/h, circa, il che è il doppio dei venti sostenuti di un uragano di categoria 5 sulla Terra. Ciò che la NASA si ritrova ora tra le mani è un insieme di ricchi dati da poter analizzare. Si metteranno infatti a confronto i venti osservati da Webb ad alta quota con quelli analizzati da Hubble negli strati più profondi.

L’importanza del telescopio spaziale Webb

I cambiamenti metereologici in atto nel sistema di Giove sono stati sottoposti a stretta osservazione dal telescopio spaziale Hubble, così come durante le missioni Juno e Cassini. Nulla, però, si è avvicinato ai risultati dettagliati di Webb, ma perché questo strumento è di una categoria differente e non smette di evidenziarlo costantemente. Ciò è dovuto al fatto che il suo sguardo, nel vicino e medio infrarosso, è particolarmente sensibile agli strati più alti dell’atmosfera. Tutto ciò ci consente di apprezzare i dettagli più fini posti all’interno della banda luminosa dell’equatore.

Nel caso specifico, i ricercatori hanno analizzato i dati della NIRCam, risalenti a luglio 2022. La nuova caratteristica è frutto del programma Early Release Science, progettato al fine di scattare immagini di Giove a 10 ore di distanza l’una dall’altra, il che rappresenta un giorno gioviano, sfruttando svariati filtri. Ognuno di questi ha ovviamente un compito ben specifico, agendo per rilevare i cambiamenti in piccole caratteristiche, su differenti piani d’altitudine dell’atmosfera del pianeta.

Non ci si è però limitati all’enorme impatto del telescopio spaziale Webb, mettendo in funzione anche Hubble. Questo è stato puntato nella stessa direzione, il che ha fornito dati per osservare in maniera più completa possibile lo sviluppo di tempeste nell’equatore di Giove, con connesse al getto. I due telescopi hanno fornito ai ricercatori una struttura tridimensionale completa delle nuvole temporalesche, agendo su livelli differenti.

Per quanto il sistema di venti violenti e tempeste possa essere complesso su Giove, questo è anche ripetibile. Detto ciò, gli esperti sottolineano come nei prossimi 2 o 4 anni possa subire delle considerevoli mutazioni. Per questo motivo è ancora più importante procedere con un’attenta osservazione, accumulando dati in merito. Si attende ora di capire, via nuove info ottenute da Webb, se velocità e altitudine del getto cambino nel tempo.

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