Nuove "tracce di attività" dal cielo: rivelato qualcosa di mai visto
Hanno studiato oltre 14.000 stelle nella nostra galassia per arrivare ad avere una panoramica inedita: questa è la Via Lattea come non l'avevamo mai vista, scintillante e con un passato ricco di attività insospettabili
Quando si alzano gli occhi verso il cielo in una notte tersa, preferibilmente nei luoghi lontani dall’inquinamento luminoso, una pallida scia di luce solca il cielo scuro e lascia senza fiato: è la Via Lattea, la nostra galassia, con il suo incredibile numero di stelle e corpi celesti. Su di essa, gli scienziati indagano e fanno ipotesi, cercando di venire a capo di molteplici misteri. E, oggi, riusciamo a vederla in un modo nuovo, inedito.
Il merito è del telescopio dell’Osservatorio di La Silla dell’ESO (European Southern Observatory), che da diversi decenni punta il suo occhio meccanico sul cielo notturno, per più obiettivi: identificare il ruolo cruciale dei lampi gamma nell’esplosione di stelle massicce, ma anche conoscere ciò che ci circonda in maniera più approfondita e attenta.
La storia della Via Lattea e gli studi
Gli studi sulla Via Lattea sono moltissimi e non è un caso: per via della diversa distribuzione delle nebulose oscure al suo interno, non è possibile vederla in maniera chiara, univoca e precisa dalla Terra. Al contrario, da qualsiasi punto si osservi, la nostra galassia appare sempre irregolare e frastagliata. Nel corso dei secoli, si è riusciti a definire il suo diametro (circa 100.000 anni luce) e il suo spessore (circa 1.000 anni luce), ma non si è ancora riusciti a conoscere il numero di stelle che la compongono.
Addirittura, proprio i numeri che vengono stimati sono reputati dati controversi, perché ogni osservazione sembra rivelare qualcosa che prima era sconosciuto. Proprio per questo vengono usati strumenti sempre più mirati e dal 1979 , il telescopio dell’Osservatorio di La Silla, alto 1,54 metri, si occupa proprio di raccogliere dati sui numeri dei corpi celesti, dei pianeti e delle stelle presenti nel nostro spazio, ma anche di monitorare le loro interazioni all’interno della Via Lattea.
Le tracce d’attività e la Via Lattea inedita
Dall’Osservatorio, di recente, sono arrivate delle notizie davvero interessanti, accompagnate peraltro da uno scatto incantevole che “cattura” la nostra galassia e il suo cuore, visibili in maniera incredibilmente vivida e limpida proprio sopra la postazione scientifica in Cile. I ricercatori hanno di recente realizzato una mappa storica della Via Lattea che ha rivelato una storia della galassia molto più complessa di quanto si ipotizzava in precedenza.
In sostanza, hanno trovato delle tracce d’attività che implicano collisioni con altre galassie più piccole, cosa che avrebbe portato alla formazione di gigantesche nubi gassose e a conseguenti formazioni stellari ed esplosioni di supernove che avrebbero reso la nostra galassia ciò che è adesso. Tutto questo significa che ogni cosa che vediamo è frutto di processi ancor più lunghi e complessi, che andranno studiati nel dettaglio per capire come e se possono ripetersi e quali sarebbero le eventuali conseguenze.
Una galassia complessa e viva
Quanto appena detto è stato scoperto utilizzando il telescopio dell’Osservatorio dell’ESO per ben 15 anni, giorno e notte, senza mai uno stop. Durante questo periodo il telescopio ha fotografato, registrato, analizzato e sondato oltre 14.000 stelle e ha fornito quelli che sono stati i primi dati verificati sulla turbolenta storia della Via Lattea.
La ricerca dell’Osservatorio ha anche misurato i movimenti delle stelle e le loro distanze, nonché la loro età e composizione chimica. Così, oggi abbiamo un nuovo quadro della nostra galassia e nuove promesse di scoprire grandi e incantevoli misteri.