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PC troppo vecchio per Windows? Google ha la soluzione

Google presenta ChromeOS Flex, il sistema operativo pensato per essere installato sui PC Windows, Linux o Mac con hardware datato e consentirne ancora l’utilizzo

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windows 10 Fonte foto: Tomasz - stock.adobe.com

Cosa succede a un PC con Windows 10 dopo la fine del supporto previsto da Microsoft per ottobre 2025? Niente di buono, perché Microsoft non garantisce più alcuna copertura ai bug di sicurezza che dovessero emergere nel tempo.

Il computer, quindi, oltre che vecchio diventa anche pericolosamente a rischio attacco hacker e molto più esposto all’infezione di virus e malware di ogni tipo.

La risposta a questi problemi arriva direttamente da Google, che ha annunciato che renderà disponibile per questi computer ChromeOS Flex, così che gli utenti possano continuare a utilizzarli senza problemi.

Inoltre, fa sapere Big G che la cosa non sarà limitata al solo sistema operativo ma verranno forniti aggiornamenti regolari e correzioni di eventuali bug, così da evitare che i dispositivi diventino troppo obsoleti e che non garantiscano più le dovute misure di sicurezza.

Che cos’è ChromeOS Flex

ChromeOS Flex è un sistema operativo di Google, in pratica è una versione di ChromeOS destinata non ai Chromebook ma ai PC Windows, ai PC Linux e ai Mac.

E’ un sistema operativo molto leggero e può funzionare al meglio anche sulle macchine con un comparto hardware limitato.

Di conseguenza può essere installato per dare nuova vita ai dispositivi più datati che non sono più in grado di supportare correttamente Windows, Linux o MacOS.

Inoltre, installando questo sistema operativo viene garantito anche il supporto nativo per tutte le app dell’ecosistema Android e, ovviamente, per il Google Play Store.

Con ChromeOS Flex il computer viene trasformato in qualcosa di molto simile ad un Chromebook, quindi ha un funzionamento ben diverso da quello di Windows, ma può comunque fornire agli utenti risorse sufficienti per le operazioni quotidiane più semplici, come modificare un documento (con la suite Google Documenti), inviare una mail o navigare sul web in totale tranquillità (con Google Chrome).

Bisogna ricordare, però, che questo sistema operativo non è compatibile con i classici programmi che girano su Windows, MacOS o Linux (anche se esistono molte soluzioni alternative) e perciò, in caso di necessità troppo specifiche, potrebbe non essere ciò di cui gli utenti hanno bisogno.

Diciamo che ChromeOS Flex può essere utilizzato principalmente per le attività quotidiane, la produttività leggera (documenti di testo, fogli di calcolo, presentazioni e via dicendo) e l’istruzione.

Compiti che, d’altronde, con una dotazione hardware molto datata sono gli unici che ormai il computer può affrontare.

Cosa cambia per gli utenti

La decisione di Microsoft di interrompere gli aggiornamenti a Windows 10 è una cosa che non sorprende affatto e che, naturalmente, è avvenuta decine di volte con tutti i sistemi operativi più datati del colosso di Redmond, che sono stati dismessi per lasciare spazio a soluzioni più moderne e più sicure.

Oltretutto, Microsoft punta a far aumentare l’installazione di Windows 11 per tutti i computer attualmente sul mercato, anche perché per il futuro Windows 12 dovrebbe essere necessario un hardware specifico che non tutti i device hanno a disposizione.

Con l’arrivo di un’alternativa come ChromeOS Flex, per gli utenti cambia tutto e, da un lato possono continuare anche in futuro a utilizzare il loro computer senza doverlo necessariamente sostituire con un modello più recente e, dall’altro possono “svincolarsi da Windows e passare a un sistema operativo che continuerà ad aggiornarsi e a ricevere le patch di sicurezza.

C’è ancora un po’ di tempo prima della chiusura ufficiale di Windows 10 ma, da oggi, gli utenti hanno una possibilità in più per decidere il futuro del proprio PC e, naturalmente, dargli una seconda vita senza doverlo necessariamente mandare in pensione.