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SCIENZA

C’è un portale, in un lago, che inghiotte tutto e sprofonda in un buco immenso

Sembra un portale per il Sottosopra di Stranger Things, ma in realtà questo vero e proprio "buco nell'acqua" ha uno scopo davvero importante

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Ogni tanto viaggiando o uscendo per una passeggiata ci imbattiamo in cose strane, di cui non sappiamo spiegarci l’utilità o lo scopo. A volte sono naturali, a volte sono fatte dall’uomo.

Per esempio qua e là ci sono dei buchi nel laghi, che risucchiano l’acqua e tutto quello che c’è in acqua e che sembrano portali per un’altra dimensione: ovviamente però non lo sono, hanno un ruolo pratico molto più prosaico.

Il buco nel lago portoghese

Siamo in Portogallo, e in particolare nella regione montuosa della Serra da Estrela, nella parte orientale del paese. Qui c’è un lago, il Covão dos Conchos, letteralmente la tana delle conchiglie.

Si tratta di un lago artificiale, costruito tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta per trasportare acqua dalla Ribeira das Naves alla Lagoa Comprida. Ha una particolarità: nella parte sinistra del lago c’è un buco, che sembra molto un portale per il Sottosopra, per i fan di Stranger Things.

È una struttura rotonda, larga poco più di quattro metri e mezzo, coperta di piante e alghe e con un piccolo bordo rialzato. È un inghiottitoio, che serve per drenare l’acqua del lago in eccesso ed evitare che allaghi le zone circostanti.

Quando il livello dell’acqua nel lago sale, viene convogliata naturalmente verso l’inghiottitoio, che con un sistema di tubi e canali la convoglia in un altro lago che si trova a una quota più bassa. L’acqua percorre 1519 metri in un tunnel prima di sbucare di nuovo nel lago.

Oggi il sistema è ancora in uso, anche se con l’ondata di siccità che sta investendo l’Europa probabilmente non ce ne è bisogno. Negli anni il buco nel Covão dos Conchos si è riempito di foglie e alghe, e ha quindi preso un aspetto ancora più particolare e leggermente sovrannaturale. Tanto che è diventato un’attrazione turistica della zona, segnalata anche da blogger e siti di viaggio. Si trova in una zona abbastanza remota in realtà, a un paio d’ore a piedi dall’ingresso del parco naturale della Serra da Estrela, che a sua volta è a quasi due ore di macchina da Coimbra, la grande città più vicina.

Questo inghiottitoio è diventato virale nel 2016, ma non è l’unico buco in acqua di cui si parla online: qualche tempo fa c’era anche quello, più misterioso, che si era aperto nel mezzo dell’Oceano Pacifico.

I fratelli dell’inghiottitoio

Non è l’unico esempio di sistemi che servono per ridurre la portata dei laghi o dei bacini, naturali o artificiali – anche se sicuramente è uno dei più noti e affascinanti. Ce ne sono di due tipi, in realtà: quelli controllati, che si aprono e si chiudono con un sistema meccanico di porte e portali, e quelli incontrollati, in cui l’acqua semplicemente defluisce.

Un altro “buco nell’acqua” si trova negli Stati Uniti, nel lago Hungry Horse, vicino a una diga. Il più largo di tutti però si trova in Australia, nel fiume Geehi, che si trova nella punta più meridionale del Paese: misura 32 metri di diametro.

Ce ne sono anche di un tipo diverso, ma che ha lo stesso obiettivo: invece di un buco dove precipita, l’acqua è convogliata in un tunnel aperto, in pendenza. Può essere liscio o, in alcune zone particolari, anche a gradoni o con dei blocchi di cemento per rendere a zig-zag il percorso dell’acqua: serve per diminuirne l’energia.

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