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SCIENZA

Qualcosa avvolge la stella più luminosa del cielo: è la prima volta che si vede

Il telescopio spaziale James Webb ha mostrato qualcosa di eccezionale: c'è qualcosa attorno alla stella Fomalhaut, e la avvolge in un abbraccio stretto e suggestivo

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Qualcosa avvolge una stella luminosa: ecco che succede Fonte foto: NASA, ESA, CSA, A. Gáspár (University of Arizona). Image processing: A. Pagan (STScI)

Se il nostro pianeta nasconde delle incredibili sorprese, cosa si può dire del cielo? Ciò che sappiamo sul cosmo è ancora una parte infinitesimale di quanto c’è da conoscere ed è anche per questo che ogni osservazione scientifica sembra svelarci qualcosa si nuovo e incredibile. L’ultima straordinaria scoperta, firmata dal telescopio spaziale James Webb, riguarda la stella più luminosa del cielo, Fomalhaut.

Sì, questo sfavillante corpo celeste (che si trova nella costellazione del Pesce Australe) è uno dei più brillanti che si possano vedere dalla Terra e fino ad adesso celava almeno un paio di segreti che, finalmente, siamo in grado di conoscere.

L’0sservazione di Fomalhaut

Come ben sappiamo, James Webb ci regala foto spaziali mozzafiato, mettendoci di fronte ai complicati ma al contempo intriganti misteri dello spazio. Nell’ultimo periodo, il telescopio spaziale ha puntato il suo sguardo meccanico sull’emisfero australe, concentrandosi sui corpi celesti più luminosi. A guidarlo in questa impresa è stato un team dell’Università dell’Arizona, che dopo un’attenta selezione si è voluto proprio focalizzare sulla stella Fomalhaut.

L’obiettivo della squadra di astronomi e astrofisici, capeggiata dallo scienziato András Gáspár, era quello di ottenere dei dati dettagliati e completi su quello che finora appariva come un “semplice” disco circumstellare, un insieme di gas e polveri che si può trovare piuttosto frequentemente intorno alle stelle e in particolare alle stelle bianche di classe A V come Fomalhaut (e come Sirio e Vega).

L’abbraccio misterioso e la scoperta

L’osservazione di Fomalhaut e del suo disco interstellare, nel passato, avevano portato a supporre che la stella risalisse a circa 440 milioni di anni fa e che fosse circondata da gas e polveri, ma le immagini ottenute fino all’intervento di James Webb erano parziali e non riuscivano a mettere a fuoco buona parte del materiale cosmico che circonda la stella. Ciò ha portato, in realtà, la comunità scientifica a dibattere aspramente sul fatto che attorno a Fomalhaut potessero anche orbitare dei pianeti.

Questa ipotesi è stata presa in esame, naturalmente, anche dagli scienziati dell’Università dell’Arizona e oggi appare verosimile. Sì, perché grazie a James Webb non solo l’abbraccio misterioso del disco circumstellare appare più chiaro, ma sembra anche essere diviso in tre fasce: tre anelli concentrici, modellati con buone probabilità dalle forze gravitazionali degli asteroidi e sì, anche dei pianeti che potrebbero nascondersi alloro interno.

Il pianeta fantasma

Già nel 1983 il telescopio spaziale Iras osservò quelli che, per metà della comunità scientifica, erano i segni inequivocabili di polveri e detriti dovuti a pianeti in formazione e in evoluzione. Oggi, grazie a James Webb, è stata individuata di certo un’estesa fascia di asteroidi e un anello più stretto, composto da roccia e macerie. «A nostro parere – ha dichiarato András Gáspár – ciò che vediamo è la polvere prodotta dalla formazione di un sistema planetario».

La ricerca guidata da Gaspar, pubblicata su Nature Astronomy, riporta anche l’avvistamento di quello che dovrebbe essere un pianeta e che per il momento gli studiosi hanno ribattezzato con il nome di Fomalhaut-b. Per essere certi di tutto, però, occorrerà attendere i prossimi studi: finora infatti, a eccezione delle composizione dei tre anelli, tutto resta nel campo delle ipotesi.

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