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SCIENZA

C'è qualcosa nascosto sotto la calotta glaciale antartica: è la prima volta che si vede

Al Polo Sud i ricercatori hanno scoperto per la prima volta un lunghissimo fiume al di sotto della calotta glaciale, ma non è un buon segnale

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Scoperto fiume al Polo Sud Fonte foto: iStock

Secondo un antico proverbio africano, quando il fiume è pieno diventa anche “silenzioso”. Di sicuro quest’ultimo aggettivo calza a pennello per un lunghissimo corso d’acqua individuato per la prima volta dagli scienziati al Polo Sud. Si trovava proprio al di sotto della calotta glaciale e ha delle dimensioni a dir poco ragguardevoli.

Si sta parlando di 460 chilometri complessivi, l’equivalente del percorso in macchina che separa le città di Roma e Parma, tanto per avere un’idea più precisa. Ancora una volta, come succede in relazione ad altre situazioni che riguardano la natura, il riscaldamento globale ci sta mettendo lo zampino. Lo scenario che si prospetta per i prossimi anni è presto detto.

La lunghezza del fiume antartico

Il fiume sotterraneo antartico, il quale supera di gran lunga il Tamigi (fermo a “soli” 346 chilometri) è stato documentato per la prima volta dai ricercatori dell’Imperial College of London che hanno collaborato con altre istituzioni internazionali. L’acqua che riesce a raccogliere proviene da un’area del Polo Sud che misura quanto la Germania e la Francia messe insieme. Il suo corso però non è un buon segnale, visto che influisce in maniera significativa sullo scioglimento dei ghiacci. Nel caso in cui il clima impazzito dovesse essere una costante del nostro pianeta, allora si teme seriamente che il fiume stesso velocizzi questa riduzione.

Come ha sottolineato una delle ricercatrici che hanno approfondito la scoperta, si sta colpevolmente sottovalutando la velocità del fiume, oltre al fatto che potrebbero essercene altri in grado di causare le stesse conseguenze ambientali. È una fortuna che ci siano le registrazioni satellitari che mostrano quali regioni antartiche si stanno sciogliendo in questo momento, però spesso se ne ignorano i motivi ed è una lacuna non da poco. L’acqua al di sotto delle calotte glaciali si presenta normalmente in due modi. Il primo consiste nello scioglimento del ghiaccio superficiale e nella discesa del liquido nei crepacci, mentre il secondo ha a che fare con il calore naturale della Terra.

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Un fiume che preoccupa

La Groenlandia viene monitorata di continuo proprio per questo motivo: in estate l’acqua si accumula in grande quantità per via del disgelo superficiale, dando vita a un fiume dopo l’altro, per non parlare dei laghi. Al Polo Sud, al contrario, non fa mai abbastanza caldo e si credeva fino a pochi giorni fa che l’acqua delle calotte non fosse preoccupante. I ricercatori si sono dovuti però ricredere, come confermato anche dai radar e da una serie di modelli idrogeologici. Il fiume che supera il Tamigi in lunghezza si trova nella parte Ovest e raggiunge il cosiddetto Mare di Weddell, la porzione di Oceano Atlantico a ridosso dell’Antartide.

Gli scienziati sono stati fin troppo sinceri nelle loro ultime ammissioni. In particolare, si è capito soltanto ora come al di sotto del ghiaccio antartico ci siano interi sistemi fluviali, interconnessi tra di loro mediante una rete ancora più fitta. Una ricostruzione del genere sarebbe stata quasi impensabile pochi decenni fa, segno che il pianeta sta davvero cambiando. Se non altro, la recente scoperta insegnerà a non sottovalutare più la natura e quello di cui è realmente capace.

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