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SCIENZA

Qualcosa di strano viaggia nello spazio: cosa sappiamo sull'avvistamento

È asteroide, ma si comporta come una cometa e ha una scia davvero bizzarra: che cosa sappiamo su 3200 Phaethon, un corpo celeste che cela ancora molti misteri.

L’asteroide 3200 Phaethon è un corpo celeste davvero bizzarro: si comporta come una cometa, e ora gli astronomi hanno avuto la possibilità di osservare da vicino la sua coda, scoprendo qualcosa di molto particolare. Il recente avvistamento, sebbene risponda finalmente ad alcune domande su questo strano asteroide, ne fa nascere di nuove. In particolare, resta da svelare il mistero di come possa dare vita ad uno dei fenomeni celesti più affascinanti, la pioggia di meteoriti delle Geminidi.

È un asteroide, ma non solo: il mistero di 3200 Phaethon

Nello spazio c’è un oggetto misterioso che continua ad ossessionare gli scienziati. Si tratta di 3200 Phaethon, un asteroide roccioso grande poco più ci 5 km di diametro, che in passato si è avvicinato alla Terra a causa della sua strana orbita, tanto che la NASA lo ha classificato come “potenzialmente pericoloso”. Questo corpo celeste è da sempre fonte di grandi sorprese: individuato per la prima volta nel 1983, grazie all’analisi delle immagini ricavate dal telescopio spaziale IRAS, è stato il primo asteroide ad essere stato scoperto per mezzo di un satellite.

Negli anni seguenti, diverse osservazioni di 3200 Phaethon hanno portato a scoperte interessanti, trasformandolo in uno degli oggetti spaziali più curiosi di sempre. Pur essendo senza alcun dubbio un asteroide attivo, ovvero un corpo celeste che emette materia nello spazio, si comporta come una cometa. Infatti, nei suoi passaggi vicino al Sole forma una coda, caratteristica tipica delle comete che sono costituite da roccia e ghiaccio. È molto più raro, infatti, che sia un asteroide interamente roccioso a presentare una scia.

Un nuovo studio ha permesso di individuare la composizione della coda di 3200 Phaethon, e non è affatto come ci si aspettava. Un team di astronomi ha osservato l’asteroide durante l’ultimo perielio del 2022, attraverso il Solar and Heliospheic Observatory (Soho). Questa sonda è dotata di filtri che evidenziano la presenza di sodio e polvere nello spazio: la scia dell’asteroide è apparsa luminosa al filtro che rileva il primo elemento, ma non a quello che rivela il secondo. Ovvero, la coda è formata interamente di gas di sodio, mentre non vi è traccia di polvere.

La nuova teoria sulla formazione dello sciame delle Geminidi

La nuova scoperta apre interessanti scenari: forse alcuni corpi celesti che credevamo di conoscere non sono come sembrano. “Molte di quelle comete che costeggiano il Sole potrebbero anche non essere comete nel solito senso del corpo ghiacciato, ma potrebbero essere invece asteroidi rocciosi come Phaethon riscaldati dal Sole” – ha affermato Qicheng Zang, dottorando del California Institute of Technology e autore principale dello studio pubblicato su The Planeraty Science Journal. C’è poi un’altra domanda alla quale, per il momento gli scienziati non sanno dare risposta: come si formano le Geminidi?

Lo sciame meteoritico delle Geminidi, che va in scena ogni anno a dicembre, è causato proprio da 3200 Phaethon. Credevamo che fosse la sua coda polverosa a fornire il materiale per la splendida pioggia di meteoriti, ma la recente scoperta ribalta tutto. L’ipotesi degli astronomi è che, migliaia di anni fa, sia avvenuto un evento dirompente come una rottura di parte dell’asteroide, che avrebbe causato l’espulsione di oltre un miliardo di tonnellate di materiale dal corpo roccioso, dando vita al flusso di detriti dello sciame. Per saperne qualcosa in più dovremmo attendere qualche anno: è in previsione una missione spaziale (la DESTINY +) che, nel 2028, dovrebbe sorvolare da vicino l’asteroide per catturare qualche nuova immagine.