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SCIENZA

Una rara creatura che si credeva estinta è stata di nuovo avvistata dopo 60 anni

Un raro esemplare di echidna, che si temeva fosse ormai estinto, è stato immortalato in un video da alcuni esploratori: ecco dove si trova.

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Echidna di Attenborough Fonte foto: University of Oxford

L’ultimo avvistamento risale a ben 62 anni fa, e da quel momento se ne sono completamente perse le tracce: l’Echidna dal becco lungo di Attenborough è stato ritrovato da un team di esploratori, che aveva piazzato alcune telecamere sui Monti Ciclopi (in Indonesia). Si tratta di una scoperta eccezionale, anche perché di questa creatura così rara e bizzarra sappiamo davvero poco. Ne esiste un unico esemplare, morto ormai decenni fa, e da tempo si riteneva che la specie fosse andata perduta per sempre.

Ritrovato l’Echidna “perduto” di Attenborough

Prende il nome dal divulgatore scientifico e naturalista britannico Sir David Attenborough, e fino a poco fa lo si riteneva ormai estinto: l’Echidna dal becco lungo è invece ricomparso improvvisamente, dopo oltre 60 anni di ricerche, nella natura incontaminata dei Monti Ciclopi, in Indonesia. Questa creatura è stata avvistata in precedenza una sola volta nel 1961, e la sua presenza non è mai stata registrata al di fuori della selvaggia regione indonesiana. Per questo motivo, un team di esperti composto da scienziati dell’Università di Oxford, della ONG Yayasan Pelayanan Papua Nenda, dell’Università Cenderawashi e alcune associazioni locali ha deciso di condurre un’attenta ricerca in loco.

Sono state disposte oltre 80 telecamere tra le montagne, in un periodo di tempo di 4 settimane che gli scienziati hanno trascorso tra le foreste, che tuttavia non hanno dato segno della presenza dell’Echidna di Attenborough. L’ultimo giorno, infine, gli sforzi sono stati ampiamente ricompensati: un raro esemplare è apparso sulla pellicola, il primo scatto in assoluto a ritrarre un Echidna dal becco lungo. Inoltre, la creatura è stata anche immortalata in alcuni secondi di video. “La scoperta è il risultato di un lungo lavoro e di oltre 3 anni e mezzo di pianificazione” – ha affermato il dottor James Kempton, uno degli esperti che ha partecipato alla ricerca.

Cosa sappiamo su questa rara specie

L’Echidna di Attenborough (Zaglossus Attenboroughi) è una creatura davvero molto bizzarra, a partire dal suo aspetto fisico: ha le spine come il riccio, il muso del formichiere e le zampe della talpa. È uno dei rari esemplari di mammifero che depone le uova, proprio come l’ornitorinco. Inoltre è particolarmente difficile da avvistare perché ha abitudini notturne, vive in tane ben nascoste ed è molto schivo. Appartiene alla famiglia dei monotremi, che si è separata dal resto dei mammiferi ben 200 milioni di anni fa: include solamente cinque specie, ed è per questo che il ritrovamento di un Echidna è oggi così importante.

Sebbene quello appena rinvenuto sia un esemplare rarissimo e venga ritenuto in pericolo di estinzione, l’Echidna dal becco lungo non è considerato una specie protetta in Indonesia. Gli scienziati che sono riusciti a fotografare la creatura non hanno idea di quanto possa essere grande la popolazione cui appartiene e se il suo numero sia sostenibile per garantirle un futuro. La scoperta, dunque, potrebbe contribuire a promuovere la conservazione dell’importante fauna che vive sui Monti Ciclopi, una regione selvaggia e aspra.

“Dato che gran parte della foresta pluviale non è stata esplorata, cos’altro c’è la fuori che non abbiamo ancora scoperto? L’Echidna di Attenborough è un simbolo di ciò che dobbiamo proteggere, per assicurarci di poterlo scoprire” – ha dichiarato il dottor Kempton. In effetti, la loro lunga e faticosa ricerca in un territorio così ostile e inesplorato ha già dato numerosi frutti: oltre all’esemplare di Echidna, gli scienziati hanno trovato anche un uccello perduto nel 2008, una nuova specie di gamberetti arboricoli, diversi insetti mai visti prima e un sistema di grotte precedentemente sconosciuto.

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