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Registrato il lampo più veloce di sempre: dove è esploso

Un team di astronomi ha scovato il lampo radio veloce più vicino alla Terra che sia mai stato registrato

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Lampo radio veloce scoperto vicino alla Terra Fonte foto: 123RF

Sono due gli articoli che hanno approfondito una questione di grande interesse dal punto di vista scientifico, quella dei lampi radio veloci. Si tratta di un fenomeno astrofisico di alta energia che si manifesta come un impulso radio transitorio, con durata di pochi millisecondi. Le pubblicazioni sono finite nelle riviste Nature e Nature Astronomy, mettendo in luce quello che alcuni astronomi hanno scoperto a tal proposito. I ricercatori in questione fanno parte dell’Università di Tecnologia Chalmers, quella di Astron e quella di Amsterdam e sono stati capaci di individuare il lampo radio veloce più vicino al nostro pianeta. La localizzazione è avvenuta in una sorta di ammasso globulare, nello specifico nella galassia M81.

La scoperta di questo lampo radio è stata a dir poco inattesa, visto che normalmente lampi del genere vengono individuati nei pressi di stelle giovani e di grandi dimensioni, in special modo nelle zone dell’universo in cui c’è una importante attività di formazione stellare. La sorgente di cui si sta parlando, invece, si trovava 40 volte più vicino alla Terra di qualsiasi altro lampo radio veloce mai conosciuto. Che cosa significa tutto ciò? In realtà si sa ancora molto poco di questi fenomeni, visto che non sono prevedibili in modo semplice, senza dimenticare che durano davvero pochissimo e che nascondono un mistero dopo l’altro.

Pochi millisecondi prima della sparizione del lampo

La prima scoperta di un lampo radio veloce è avvenuta nel 2007, dunque piuttosto di recente. Gli altri avvistamenti sono stati molto rari e ancora non si è capito come riescano a formarsi. La conseguenza di un lampo di questo tipo è l’emissione di onde radio, ma per un numero molto piccolo di millisecondi, poi tutto svanisce. Il quantitativo di energia prodotto e sprigionato permette una visibilità molto nitida, a prescindere dalle distanze. In poche parole, ogni lampo radio veloce è in grado di sprigionare la stessa energia che il Sole emette in un giorno. I radiotelescopi sempre più sofisticati e moderni hanno consentito uno studio migliore dell’intero fenomeno.

Miliardi di anni luce

Di solito gli avvistamenti avvengono a distanze molto grandi dalla Terra, più precisamente in galassie che si trovano a miliardi di anni luce. Nel caso del lampo radio più vicino in assoluto, invece, la distanza è scesa ad “appena” 12 milioni di anni luce, un calcolo che ha stupito anche i ricercatori più esperti. Lo studio del fenomeno che si è meritato due pubblicazioni è iniziata diverso tempo fa. Nel gennaio del 2020, poco prima dello scoppio della pandemia da coronavirus, la sorgente è stata ufficialmente scoperta, ma per lo studio della risoluzione sono stati necessari 12 telescopi che hanno agevolato l’individuazione della posizione.

Ora che ci sono delle conferme importanti, ci potrebbe essere una vera e propria svolta per quel che riguarda l’analisi di ogni singolo lampo radio veloce. Sembra che l’origine più probabile sia quella delle magnetar, stelle particolari di neutroni, però il futuro potrebbe riservare delle sorprese anche da questo punto di vista. Se non altro c’è la certezza che l’uso combinato di un gran numero di telescopi, come è avvenuto in questa situazione, possa rendere più semplice lo studio di un fenomeno ancora troppo misterioso.