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SCIENZA

Riemersa un'iscrizione ebraica di 2000 anni fa: mistero sulle incisioni

A Gerusalemme ha rivisto la luce un frammento di tavoletta con un'antica iscrizione ebraica che sta appassionando gli archeologi israeliani

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Un piccolo frammento, per molti forse insignificante, ma non certo per gli archeologi. Israele sta riservando una sorpresa dopo l’altra per quel che riguarda queste scoperte, come ben testimoniato dal piccolo residuo di una tavoletta di pietra caratterizzato da un’iscrizione ebraica. I ricercatori lo hanno individuato nel Parco Nazionale delle Mura di Gerusalemme.

Si sta parlando di un messaggio impresso circa 2mila anni fa ed è soprattutto un nome che ha attirato l’attenzione degli esperti, Shimon. Chi era nello specifico questa persona? In una pubblicazione della rivista specializzata “Atiqot”, i curatori degli scavi hanno approfondito la questione, parlando in particolare di quattro iscrizioni distinte.

Come è stata realizzata l’antica iscrizione ebraica

Di reperti documentati nei pressi di Gerusalemme ce ne sono appunto altrettanti, con nomi e numeri che sono stati incisi su lastre di pietra, sempre con una datazione fatta risalire all’epoca romana. Nel caso dell’iscrizione ebraica che ha scatenato un grande dibattito nella comunità scientifica, per la prima volta la scoperta è avvenuta all’interno dei confini della città di allora. Per scolpire il testo che è in corso di decifrazione sarebbe stato usato qualcosa di molto affilato, sfruttando una lastra di gesso per imprimere meglio i vari segni. Si tratta di una serie di righe ben conservate, con una serie di nominativi tutti da associare a figure ed eventi realmente avvenuti.

Come già anticipato, è il nome Shimon di questa iscrizione ebraica che ha fatto sorgere qualche perplessità in più. Lo stesso nome è poi seguito da tre lettere, “mem”, ma non mancano nemmeno i simboli e le cifre numeriche. A proposito di “mem”, non è altro che l’abbreviazione di un termine ebraico, “ma’ot”, l’equivalente di “denaro”. Nel reperto, poi, si legge spesso la parola “resh” che equivale a “quarti”. Non è forse un caso che la scoperta archeologica sia avvenuta in un punto ben preciso di Gerusalemme.

Dove è stata individuata l’iscrizione ebraica

Si sta parlando di una strada lunga 600 metri in antichità e che metteva in collegamento la porta d’ingresso della città con alcuni tempi. In poche parole era la via più importante di tutta la località, utilizzata anche e soprattutto per scopi commerciali. Tra l’altro, la tavoletta con la strana iscrizione ebraica si trovava in un tunnel relativo a un precedente scavo archeologico nello stesso sito. Già nell’800 si conosceva bene questa strada ma soltanto a distanza di parecchio tempo ha rivisto la luce il misterioso reperto. Il tipo di scrittura e la lastra utilizzata per l’occasione hanno fatto propendere per la datazione al primo periodo romano.

Secondo quanto riferito dagli archeologi israeliani, la vita quotidiana degli abitanti della Gerusalemme di 2mila anni risiede tutta in un semplice oggetto come quello appena descritto. Magari i dettagli non sembrano intriganti a prima vista, però si può equiparare l’iscrizione ebraica a un moderno scontrino fiscale. Ogni scoperta che riguarda questa zona della città sta contribuendo a farla conoscere meglio e rivelando il ruolo fondamentale della strada per gli abitanti dell’epoca. Gli scavi futuri sono dunque destinati a rivelare altre verità interessanti e di estremo interesse.