Riemersi tesori di grande valore: incredibile scoperta in Italia
Ad Agrigento, nella celebre Valle dei Templi, sono stati scoperti nuovi e preziosi tesori che riscrivono la storia di questo luogo
L’antica Akragas torna a rivivere più che mai dopo le ultime scoperte archeologiche fatte in Sicilia. Il nome è quello del nucleo originario di Agrigento, la cosiddetta Valle dei Templi che tutto il mondo ci invidia. Il sito, diventato patrimonio dell’umanità dal 1997, non smette di stupire, come confermato dai ritrovamenti di questi ultimi giorni.
Ne ha parlato la Regione Siciliana che ha finanziato e sostenuto una campagna per far rivedere la luce a tantissimi tesori. Il parco archeologico in questione non ha tradito le attese e queste novità saranno molto utili per comprendere meglio cosa è successo oltre due millenni fa in questa affascinante zona dell’isola.
I ritrovamenti nella Valle dei Templi
Entrando più nel dettaglio delle scoperte, gli archeologi si sono imbattuti in un deposito votivo caratterizzato da tantissime statuette, busti di donne realizzati in terracotta, vasi, oggetti in bronzo e molto altro ancora. Nella Valle dei Templi, poi, sono state individuate diverse ossa, testimonianze impressionanti della vita passata nell’area. Gli scavi si sono focalizzati soprattutto su uno degli edifici già rinvenuto da tempo, parte del complesso abitativo a nord del Tempio di Giunone. Come già anticipato, si potrà rispondere finalmente a una domanda che attanaglia gli esperti: qual è stata la fine effettiva della città di Akragas?
Quella che oggi è Agrigento venne completamente distrutta 406 anni prima della nascita di Cristo dall’esercito cartaginese. Chi abitava allora in questa parte della Sicilia fu costretto ad abbandonare la propria casa e a ripiegare su Gela. In poche parole, la zona che oggi corrisponde alla Valle dei Templi si svuotò in fretta e furia. La Valle siciliana sta vivendo ora un vero e proprio momento magico. I visitatori sono aumentati a vista d’occhio e la campagna di scavi archeologici, partita nel 2019, ha ripreso vigore dopo la pausa imposta dalla pandemia. Il lavoro è destinato a proseguire con altrettanto entusiasmo.
I prossimi scavi da effettuare nella Valle dei Templi
L’obiettivo per il futuro è quello di comprendere meglio come venisse usato il deposito votivo della Valle dei Templi. I reperti promettono già molto bene, però servirà mettere in connessione il deposito stesso e i livelli di terreno dal punto di vista stratigrafico. Ovviamente il restauro si rende obbligatorio e, come reso noto dalla Regione Siciliana, ci sarà una valorizzazione convinta del tesoro appena ritrovato. Non è la prima volta che questa zona della Sicilia fa riemergere porzioni di abitato, nello specifico le abitazioni risalenti all’epoca greca. La storia di Akragas va fatta risalire a oltre mezzo millennio prima della nascita di Cristo.
La sua fondazione è infatti datata 581 a.C., in seguito allo sviluppo della polis Gela e della necessità di alcuni coloni di frenare l’ampliamento verso la parte Est. La città fu quindi collocata tra due fiumi, Alico e Imera, a circa quattro chilometri dal mare. Il luogo era ideale per sviluppare il commercio via acqua e fare affidamento su una costa che i Greci non visitavano così spesso come quella orientale. La Valle dei Templi racchiude molto di quell’antica vita e conserva un quantitativo di tesori superiore rispetto a quello che si è sempre pensato.