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SCIENZA

Clamorosa scoperta archeologica a Roma: si credeva perso per sempre

Dopo tre anni alcuni scavi archeologici hanno permesso di far rivedere la luce al Teatro di Nerone, un edificio che sembrava leggendario

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L'antico Teatro di Nerone Fonte foto: Ansa

Il grande incendio di Roma e una serie di stravaganze incredibili: spesso i racconti che riguardano l’imperatore Nerone si limitano a questi due aspetti, ma una recente scoperta archeologica proprio nella Capitale potrebbe associare il suo nome a qualcosa di più edificante. La città ha visto riaffiorare l’ennesima meraviglia del suo passato.

In pieno centro storico, tra la Basilica di San Pietro e Castel Sant’Angelo, ha rivisto la luce il Teatro di Nerone o meglio quello che rimane di questo edificio. La scoperta è avvenuta nel cortile e nei giardini di Palazzo della Rovere grazie ad alcuni scavi archeologici messi a punto dalla Soprintendenza Speciale di Roma. La portata della novità è enorme.

Come veniva usato il Teatro di Nerone

Entrando più nel dettaglio della scoperta, del Teatro di Nerone sono stati individuati diversi elementi, vale a dire la parte sinistra della cavea, le colonne in marmo pregiato, le decorazioni con foglia d’oro e altre strutture che dovevano rappresentare i magazzini per le scenografie dell’epoca. Come hanno spiegato gli stessi archeologi che si sono occupati degli scavi, è qui che il discusso imperatore provava le sue poesie e canzoni, un teatro di cui si è parlato spesso nel corso degli anni, ma senza alcun riscontro concreto. Almeno fino a pochi giorni fa.

Gli scavi che hanno permesso di far rivedere la luce al Teatro di Nerone sono cominciati già qualche tempo fa. La direzione scientifica ha iniziato a lavorare in questa zona di Roma nel corso del 2020, aiutando a scoprire veri e propri tesori per quel che riguarda l’archeologia. Ad esempio, si possono citare i resti dei cosiddetti Horti di Agrippina, utilizzati da un altro imperatore controverso come Caligola per le corse dei cavalli. In quest’area, inoltre, sono stati trovati i residui delle attività produttive di epoca medievale in occasione dei pellegrinaggi verso la tomba di Pietro. Il lavoro non è comunque ancora terminato.

Le testimonianze sul Teatro di Nerone

La storia del Teatro di Nerone merita di essere approfondita. Questo edificio era situato presso la riva destra del fiume Tevere, in quello che un tempo veniva chiamato Ager Vaticanus, una piana alluvionale ora scomparsa. Le testimonianze dell’esistenza del teatro stesso sono quelle di Plinio il Vecchio, ma anche di Svetonio e Tacito. C’è chi è convinto che la zona da cui Nerone avrebbe ammirato il celebre incendio di Roma del 64 dopo Cristo sia stata proprio quella del teatro, anche se non esistono prove concrete in tal senso. Nel II secolo d.C. ci fu una svolta per l’edificio.

È questo il periodo in cui il Teatro di Nerone viene smantellato anno dopo anno. Le ultime citazioni storiche sono quelle del 1100, per la precisione all’interno di una guida per i pellegrini di Roma: nel testo si fa riferimento alla struttura e alla sua ubicazione, non lontano da Castel Sant’Angelo. La zona del teatro è poi diventata una di quelle più frequentate da chi arrivava a Roma per vedere la tomba di Pietro. Per secoli e secoli non si è saputo niente di uno dei luoghi più amati da Nerone, ma era semplicemente nascosto in profondità.

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