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SCIENZA

8 milioni di proprietà a rischio a causa dell'innalzamento del livello del mare entro il 2050

Ben 8 milioni di proprietà potrebbero finire sommerse entro il 2050: ecco un report allarmante sui cambiamenti climatici

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L’Environment Agency ha proposto un report dai tratti allarmanti. A causa degli effetti del cambiamento climatico, infatti, si stima che circa 8 milioni di proprietà in Inghilterra risulteranno a rischio inondazioni entro il 2050. Si tratta di un edificio su quattro, di fatto. Si mette in guardia dalle minacce rappresentate da piogge più intense e innalzamento del livello del mare.

Pericolo inondazioni

L’EA ha gettato lo sguardo a un futuro non troppo distante, analizzando i fenomeni connessi al cambiamento climatico. Sulla base di quanto sta accadendo, è stato possibile strutturare il proseguo del peggioramento ambientale. Ciò si traduce in circa 8 milioni di proprietà sommerse dall’acqua, come detto.

Un numero che è in realtà destinato ad aumentare, nel caso in cui non si smetta di costruire nelle pianure alluvionali. Al tempo stesso, però, migliorare nettamente le difese contro le inondazioni potrebbe abbassare la quota d’allarme indicata.

Stando ai nuovi dati proposti, ad oggi la stima è di 6,3 milioni di proprietà a rischio inondazioni. Un numero decisamente elevato, che supera le generali aspettative. “La frequenza e la gravità degli eventi alluvionali che stiamo vivendo sono destinate a diventare sempre più impegnative”. Queste le parole di Julie Foley, direttrice della strategia per il rischio di alluvioni dell’Environment Agency.

Sono tre le fonti principali alla base del rischio inondazioni, quando le piogge estremamente abbondanti provocano un sovraccarico dei sistemi di drenaggio:

  • fiumi;
  • mare;
  • acque superficiali.

Ad oggi è quella di Londra la regione inglese più a rischio inondazioni superficiali, per un totale di 4,6 milioni di case e aziende in pericolo. L’EA considera le proprietà “in pericolo” quando le probabilità annuali di inondazioni superano quota una su mille.

In questo scenario, occorre fare i conti con un aumento del 43% delle proprietà critiche, rispetto ai dati della stima precedente. Tutto ciò è dovuto quasi esclusivamente al miglioramento dei dati e dei modelli sviluppati digitalmente. Occorre precisarlo, al fine di evidenziare come non ci sia stato un radicale incremento del rischio reale di alluvioni.

Le previsioni future

Entro la metà del secolo si prevedono circa 6,1 milioni di proprietà a rischio inondazioni superficiali entro il 2050. Del resto il surriscaldamento della Terra aumenta l’intensità delle precipitazioni, generalmente parlando.

Tra ottobre 2023 e marzo 2024, infatti, si è registrato un aumento medio del 20% della quantità di precipitazioni nei giorni di maggior maltempo nel Regno Unito. Qualcosa di direttamente connesso ai cambiamenti climatici.

Si registra poi un aumento del rischio di inondazioni da parte di fiumi e del mare. Si è infatti passati da un pericolo per 2,4 milioni di proprietà a circa 3,1 milioni entro metà secolo. Tra le aree in pericolo troviamo soprattutto l’area sudorientale dell’Inghilterra, l’Humber, lo Yorkshire e le Midlands orientali.

Dati alla mano, l’innalzamento del livello del mare è aumentato di circa 20 cm dal 1900. Per la maggior parte, però, tutto ciò si è verificato a partire dal 1990. Occorrono, dunque, interventi concreti, al fine di evitare il peggio. Del resto il Regno Unito ha alcune delle coste che si erodono più rapidamente in Europa. Uno scenario che dovrebbe mettere in allarme tutto il vecchio continente.

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