Libero
DIGITAL LIFE

La rivoluzione dell’economia secondo la Next Generation: dal lavoro agli acquisti digitali, alle assicurazioni

PROMO

Cosa ci aspetta nel 2030? Secondo la Next Generation, un’economia sempre più cashless e un mondo del lavoro completamente rivoluzionato

Il futuro, seppur apparentemente lontano, è già alle porte. Cambiamenti che riguardano tutti gli aspetti della vita, infatti, avvengono giorno dopo giorno, modificando la nostra quotidianità. Come sarà il mondo nel 2030 secondo le nuove generazioni? BNP Paribas Cardif, tra le prime dieci compagnie assicurative in Italia[1], ha provato a realizzare un quadro di quanto accadrà commissionando la ricerca ‘Next Gen 2030’ all’isituto Eumetra MR.

Mille ragazzi tra i 15 e i 30 anni si sono così prestati, portando il loro punto di vista su questioni importantissime come società, ambiente, scuola, università, lavoro, economia e servizi assicurativi, mettendo in luce i cambiamenti di cui avvertono la necessità e delineando un futuro sempre più smart e tecnologico.

Lavoro: assistenti vocali, orari ridotti e più smartworking

Una tendenza che in futuro crescerà ulteriormente, grazie anche ad un utilizzo sempre più consapevole della tecnologia. Ben il 52% degli intervistati, infatti, immagina che lo smartworking sarà il cambiamento principale entro il 2030 con una modalità d’alternanza con la presenza in ufficio. Per il 34% saràò addirittura predominante, con un lavoro in presenza solo quando strettamente necessario.

Sul banco delle ipotesi per il 44% dei giovani, anche una riduzione degli orari lavorativi: massimo 5 ore obbligatorie al giorno, con l’eventualità di una parte flessibile. Una cospicua parte degli intervistati (il 23%), inoltre, non esclude una settimana lavorativa composta da soli 3-4 giorni, che, però, non va a penalizzare lo stipendio.

Insomma, quello previsto dai  ragazzi  è chiaramente un mondo del lavoro più dinamico. A supporto di questa visione ci saranno le tecnologie, di cui il campione preso in analisi prevede uno sviluppo che gioverà ai lavoratori: pc sempre più intelligenti, assistenti vocali, sistemi di monitoraggio per la salute e il benessere e un sistema di controllo della produttività basato sull’intelligenza artificiale e nuovi algoritmi.

Pagamenti e acquisti: cashless e digital

Per i  giovani che hanno preso parte alla ricerca ‘Next Gen 2030’, anche gli acquisti saranno completamente rivoluzionati, sviluppando un’economia che sarà sempre più cashless. Più della metà degli intervistati ha infatti immaginato un 2030 in cui quasi tutte le operazioni avverranno senza l’utilizzo di denaro contante. Per circa il 48%, inoltre, tutti i pagamenti potranno essere effettuati rapidamente attraverso il supporto di dispositivi indossabili, orologi digitali e, ovviamente, smartphone.

Gli acquisti online avranno sempre più spazio, diventando predominanti: oltre il 40% dei ragazzi intervistati, infatti, è sicuro che in futuro non troppo lontano si faranno compere esclusivamente sul web. L’esperienza fisica, tuttavia, non viene ancora del tutto disdegnata, ma anche in questo caso viene rivista con un’ eliminazione di tutti gli elementi che procurano noia o perdita di tempo. Ben visti, quindi, i negozi senza casse e le vendite a domicilio (o in ufficio) su appuntamento.

In riferimento a questo contesto, Donatella Maisto, collaboratrice di QuiFinanza aggiunge: "Se è positivo che i giovani avvertano la necessità di cambiamenti e vedano il futuro smart e tecnologico, è necessario che a questa sensibilità si accompagni costantemente il coraggio di andare in profondità, di anticipare le tendenze, di partecipare invece di chiudersi, imparando a prendere decisioni incisive. È necessario che vengano forniti loro strumenti utili per non "subire" il futuro, ma per agire consapevolmente, per guidarlo, modificarlo, viverlo, colmando i più disparati gap: di opportunità, di genere, di competenze, di infrastrutture. Solo l’accesso alla conoscenza genera altra conoscenza."

Conclusione: focus sui vantaggi di avere un’assicurazione agli occhi di un giovane

Flessibilità è, quindi, una delle parole d’ordine del 2030. Se dal punto di vista lavorativo predominerà lo smartworking, con un’alternanza alla presenza in ufficio e, addirittura, una riduzione degli orari o dei giorni lavorativi, negli acquisti sarà l’online ad avere ancora di più un ruolo di rilievo, mentre l’utilizzo dei contanti verrà drasticamente ridotto in favore di un’economia sempre più cashless. Ruolo di primissima importanza, così, è quello affidato alle tecnologie, che saranno di supporto a tutti i cambiamenti presi in considerazione.

Ma in un mondo sempre più smart, aumentano anche i rischi e, di conseguenza, l’esigenza dei giovani di tutelarsi. Con una grande consapevolezza, così, i ragazzi intervistati hanno anche immaginato nuovi servizi assicurativi, ponendo la sicurezza tra i temi principali del loro futuro.

Per il 43% dei giovani della Next Gen, i rischi cyber aumenteranno. Seguono, poi, i danni provocati dal malfunzionamento della guida autonoma (32%) e quelli causati da nuove pandemie (27%). Per il 2030, così, il 30% dei giovani spera di poter accedere a polizze personalizzabili costruite in base al loro stile di vita. Le  nuove forme di protezione dovranno, inoltre, essere sempre più integrate con la tecnologia (28%), digitali e attivabili in pochi secondi (24%).

La digitalizzazione resta al primo posto nella loro scala delle esigenze, con polizze attivabili e gestibili totalmente online (33%) ma sempre con la possibilità di incontrare i consulenti direttamente a casa in caso di necessità, l’esistenza di centri di protezione del benessere personale (che dovrebbero prendere il posto delle agenzie) e filiali sostituite da semplici chiamate e videochiamate a distanza.

Il desiderio dei giovani è, in conclusione, una polizza unica, che li protegga e li assicuri da ogni rischio e che li faccia sentire protetti in un mondo sicuramente più tecnologico e attento al benessere di tutti, ma anche più insidioso. Una richiesta che va assolutamente presa in considerazione e che non può restare inascoltata se si vuole rendere il 2030 all’altezza dei sogni delle nuove generazioni.

[1] Classifica Ania 2020

In collaborazione con BNP Paribas Cardif

TAG: