Questo robot sa il Kung fu: può fare il poliziotto
Dopo tanti video in cui i robot le prendono, ora iniziano ad arrivare quelli in cui i robot le danno: Unitree G1 sferra calci rotanti come un vero atleta di kung fu
Nuovo, chiarissimo, segnale dall’industria robotica cinese: il robot umanoide Unitree G1, uno dei modelli più avanzati al momento in commercio (ad un prezzo di 16 mila dollari) ha imparato il kung fu, cioè riesce a compiere alcune mosse tipiche delle arti marziali cinesi.
Si tratta della prima ammissione, da parte di Unitree, del fatto che G1 ha capacità di attacco dopo numerose dimostrazioni delle capacità di difesa e di “incasso” passivo dei colpi non solo di G1, ma anche di altri robot come il cane Go2.
Manca poco, quindi, al momento in cui anche i robot umanoidi potranno essere utilizzati in operazioni di polizia o integrati negli eserciti. Un “sogno” ormai per nulla nascosto di tutte le grandi potenze economiche e tecnologiche, non solo della Cina.
Unitree G1 e il kung fu
Nell’ennesimo video promozionale diffuso da Unitree su YouTube si vede il robot umanoide G1 che si esibisce in alcune “pose” tipiche delle arti marziali, per poi scagliare un calcio rotante completo.
G1 stacca il piede destro da terra per compiere il gesto, facendo perno con il piede sinistro, mantenendo un equilibrio invidiabile.
Certamente, l’esecuzione del calcio è abbastanza più lenta di come lo farebbe un vero atleta, ma la coordinazione e l’equilibrio ci sono tutti. E’ solo questione di “tuning” della macchina, quindi.
Un’armata di robot?
L’ipotesi che in molte città del mondo, a breve, inizino ad essere usati dei robot umanoidi per il controllo del territorio e la repressione del crimine è oggi tutt’altro che campata in aria.
La cinese Logon Technology, d’altronde, ha già un robot armato in fase di sperimentazione sulle strade cinesi: si tratta di RT-G, un robot a forma di palla che può correre alla velocità di 35 chilometri orari.
Ancora in Cina, poi, l’esercito sta sperimentando l’uso dei cani robot di Unitree e lo stesso sta succedendo negli Stati Uniti. Ancora negli States, poi, la ben nota Boston Dynamics sottopone i suoi robot agli stessi maltrattamenti che subiscono i robot cinesi, verosimilmente per gli stessi scopi.
Tutto lascia pensare, insomma, che sia solo questione di tempo: prima o poi avremo soldati e poliziotti robot. La velocità con cui vengono presentati i progressi tecnici dei robot, però, ci dice che forse ci vorrà molto meno di quanto possiamo immaginare.