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Google punta sui robot e presenta il nuovo modello Gemini Robotics On-Device

Google DeepMind ha annunciato ufficialmente l’arrivo di un modello linguistico destinato alla robotica avanzata che prende il nome di Gemini Robotics On-Device

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Gemini Robotics Fonte foto: DIA TV/Shutterstock

Google DeepMind ha annunciato ufficialmente l’arrivo di un nuovo modello linguistico di grandi dimensioni chiamato Gemini Robotics On-Device, una novità molto interessante che rappresenta un passo cruciale nello sviluppo della robotica avanzata.

Il modello in questione, infatti, consente ai robot di eseguire attività basate su Gemini localmente, direttamente sul dispositivo e senza la necessità di una connessione Internet. Un aggiornamento molto importante che potrebbe accelerare notevolmente l’innovazione nel settore dell’AI applicata alla robotica.

Cosa sappiamo di Gemini Robotics On-Device

Gemini Robotics On-Device è basato sul precedente modello Gemini Robotics lanciato a marzo dall’azienda di Mountain View ed è specificamente progettato per controllare i movimenti di un robot.

Questo significa, essenzialmente, che i (futuri) robot che utilizzeranno questa tecnologia potranno ricevere istruzioni e agire in autonomia con una latenza minima, migliorando l’affidabilità in ambienti dove la connettività di rete è limitata o assente.

Questa caratteristica rappresenta uno degli aspetti fondamentali di questo modello, che consentirà ai robot di operare anche in ambienti estremi, lontani dalle infrastrutture necessarie fino a questo momento.

Oltretutto si tratta anche di uno strumento estremamente flessibile, con gli sviluppatori che possono controllarlo e perfezionarlo per adattarlo a diverse esigenze operative, semplicemente utilizzando prompt in linguaggio naturale. Questa interfaccia così intuitiva semplifica notevolmente la programmazione e permette di adattare facilmente i robot a nuovi compiti o ambienti.

Dalle prime dichiarazioni di Google, nei benchmark interni Gemini Robotics On-Device ha raggiunto prestazioni molto simili alla versione basata su cloud, superando di gran lunga altri modelli simili della concorrenza (anche se Big G non ha fatto nomi al riguardo).

Tutte le novità sono state mostrate in una breve demo video, dove il colosso di Mountain View testa il modello sul campo.

Oltre a questo Google DeepMind sta anche distribuendo un SDK (Software Development Kit) per Gemini Robotics, un tool che permetterà agli sviluppatori di addestrare i robot a nuovi compiti e insegnare loro nuove abilità da utilizzare negli scenari più disparati.

Il futuro è nella robotica

L’impegno di Google in questo campo è più che evidente e va ad affiancarsi a quello di moltissime aziende che vedono nella robotica la sintesi perfetta dell’evoluzione dei modelli di intelligenza artificiale.

Tra i nomi più noti ci sono: Nvidia che sta sviluppando una piattaforma per creare modelli di base per umanoidi. Hugging Face che sta sviluppando i propri modelli e i propri set di dati open source, lavorando al contempo anche su dei robot proprietari.

Insomma, il settore della robotica è in fortissimo fermento e sempre più realtà produttive stanno correndo verso la realizzazione di robot più autonomi, versatili e intelligenti che, grazie anche a strumenti come Gemini Robotics On-Device, possono compiere dei giganteschi passi avanti impensabili fino a pochi anni fa.

E come al solito, in un contesto di completa rivoluzione Google si posiziona come uno dei protagonisti di spicco, già pronto a diventare il motore di questo enorme cambiamento.

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