Una delle spiagge più conosciute e belle in Sardegna potrebbe presto diventare a numero chiuso
Limitare l'accesso per creare una una struttura di protezione della zona dunale: la spiaggia di Capriccioli in Sardegna sta per diventare a numero chiuso
Non è certo un mistero che la Sardegna sia una delle regioni italiane più ricche di spiagge incantevoli con acque cristalline che, ogni anno, attirano migliaia di turisti da tutto il mondo. Una delle più belle è certamente la spiaggia di Capriccioli, incastonata nella Costa Smeralda. Come ogni cosa bella, però, questo luogo va protetto in modo particolare, per evitare danni estremi.
Sorvegliata speciale da diversi anni, infatti, Capriccioli è sotto minaccia per diversi fattori: l’intenso afflusso di visitatori, insieme agli effetti dell’erosione costiera e al cambiamento climatico, sta mettendo a rischio il suo fragile ecosistema. Per far fronte a questa situazione, è stato avviato un ambizioso progetto che prevede, in futuro, l’accesso a numero chiuso.
Il progetto per proteggere la spiaggia di Capriccioli
Il progetto in questione è stato sviluppato dalla One Ocean Foundation, fondazione italiana nata nel 2018 per trovare soluzioni ai problemi degli oceani. Come si legge nell’apposito comunicato stampa, l’obiettivo principale è la realizzazione di strutture leggere che proteggano la zona dunale, in particolare le aree più esposte ai fenomeni erosivi.
Le dune costiere, infatti, sono fondamentali per la stabilità del litorale e rappresentano un ambiente naturale di grande valore ecologico. Le strutture previste dal progetto saranno realizzate con materiali naturali, come legno e fibre vegetali, per garantire un impatto visivo minimo e la completa riciclabilità.
L’avvio dei lavori, che faranno parte dell’Agenda Blu 2024 del Comune di Arzachena, sarà accompagnato anche dallo sviluppo di materiali didattici per sensibilizzare i bagnanti, la comunità locale e le scuole e dall’installazione di cartellonistica informativa, che sarà posizionata lungo il litorale per educare i visitatori sui pericoli dell’erosione costiera e sui modi in cui possono contribuire alla protezione di questi ambienti fragili.
L’accesso a numero chiuso
Il progetto di One Ocean Foundation si inserisce in una visione più ampia di tutela della biodiversità: la speranza è che la protezione delle dune possa accrescere il senso di responsabilità nei confronti dell’ecosistema marino e costiero. La prudenza però non è mai troppa, ed è per questa ragione che oltre alle misure di conservazione, il Comune di Arzachena sta considerando l’introduzione di strumenti di controllo per limitare l’afflusso di visitatori a Capriccioli.
A partire dalla prossima stagione estiva, in sostanza, potrebbe essere istituito l’accesso a numero chiuso, una strategia di gestione sostenibile che mira a trovare un equilibrio tra la fruizione turistica e la conservazione dell’ambiente. Implementando un sistema di prenotazione obbligatoria, o limitando l’accesso giornaliero a un numero predeterminato di visitatori, si spera di poter ridurre l’impatto antropico.
Perché le dune costiere sono sempre più rare?
Le dune costiere sono tra gli ecosistemi più vulnerabili e minacciati del Mediterraneo. Questi ambienti naturali svolgono un ruolo fondamentale nella protezione delle coste contro l’erosione e gli effetti dei cambiamenti climatici, fungendo da barriere naturali che assorbono l’energia delle onde e riducono l’impatto delle mareggiate. Non solo: le dune ospitano una varietà di specie vegetali e animali, molte delle quali sono endemiche e dipendono da questi habitat specifici per sopravvivere.
Nell’ultimo decennio sono diventate sempre più rare a causa di una serie di fattori interconnessi: in Sardegna, ad esempio, si stima che oltre il 60% delle dune originali sia andato perso per via dell’urbanizzazione incontrollata, dello sviluppo turistico intensivo, dell’eccessiva frequentazione delle spiagge e della costruzione di infrastrutture turistiche. Occorre dunque correre ai ripari per tutelare un bene prezioso, che rischia di scomparire.