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SCIENZA

Hanno scoperto una nuova piramide: è un ritrovamento storico

La piramide risale a circa 5.000 anni fa ed è composta dalle huancas, pietre che segnano gli angoli dell'edificio e avevano anche una funzione simbolica

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È grazie al lavoro degli archeologi che possiamo sbirciare nel passato, guardare indietro nel tempo e capire meglio come e quanto gli esseri umani siano riusciti a fare la differenza muovendosi su specifici territori e prendendo precise decisioni. A darci l’ennesima conferma di questo assunto è la scoperta di una nuova piramide, appartenente alla cultura Caral, una delle più antiche del Sud America.

Avvenuto nel cuore della valle di Supe in Perù, il ritrovamento di questo particolare monumento è determinante per comprendere le origini della civiltà andina: può infatti aiutare gli studiosi a conoscere la vita e l’architettura di una cultura che ha prosperato tra il 3.000 e il 1.800 a.C, fornendo nuovi spunti e nuove prospettive su un intero sistema urbano e sociale che sta lentamente emergendo dalle sabbie del tempo.

Il ritrovamento della piramide

Occorre dire che la scoperta della nuova piramide non è avvenuta all’improvviso: è il frutto di anni di scavi e ricerche nella zona archeologica di Caral, insediamento che nel corso del tempo è stato più volte definito come il più antico centro urbano delle Americhe.  In quest’area così determinante per la storia umana ha operato il team multidisciplinare guidato dalla dottoressa Ruth Shady, una delle più famose e qualificate archeologhe al mondo.

Il team della Shady ha preso in esame un punto considerato strategico, ovvero quello tra la valle di Supe e la costa del Perù, molto vicino alla città sacra di Caral, già patrimonio dell’umanità. Dopo attenti studi, i ricercatori hanno notato una struttura quadrangolare sepolta sotto un albereto e ricoperta di una densa vegetazione.

Come spiega il comunicato stampa del Ministero della Cultura del Perù la struttura, che risale a circa 5.000 anni fa, è composta da lastre disposte in modo tale da formare almeno tre piattaforme sovrapposte, con pietre verticali chiamate huancas che segnano gli angoli dell’edificio e la scalinata centrale che porta alla sommità della piramide.

Le huancas non avevano solo una funzione strutturale, ma anche simbolica: secondo gli studiosi segnano l’importanza spirituale e culturale del sito, sottolineando il legame tra l’architettura e la sacralità del luogo. Inoltre, la scoperta di un geoglifo raffigurante una testa umana, visibile solo da un punto preciso del sito, ha aggiunto un ulteriore strato di mistero, suggerendo che il sito avesse anche una funzione legata all’osservazione astronomica o ad altri “riti cosmici”.

Perché la nuova piramide è così importante?

Visto il ritrovamento, adesso gli studiosi stanno proseguendo con gli scavi, con l’obiettivo di mappare l’intera area per ottenere una comprensione più completa delle dimensioni e della funzione di questo centro urbano antico. Sì, perché il ritrovamento della piramide non è solo un’aggiunta alla lista di antiche strutture scoperte nella valle di Supe: rappresenta un elemento fondamentale per comprendere la complessità della civiltà Caral.

Chupacigarro, infatti, pur essendo più piccola rispetto alla città principale di Caral, mostra caratteristiche che suggeriscono l’esistenza di una vera e propria rete urbana, comprendente strutture residenziali e cerimoniali. Se ciò fosse vero, la nuova piramide si inserirebbe in un più ampio sistema di edifici pubblici e privati, distribuiti in modo strategico sul paesaggio.

Ma non è tutto qui: secondo gli studiosi la piramide, trovandosi così vicina alla città sacra di Caral, era probabilmente un’estensione del centro principale, con un ruolo più privato e probabilmente dedicato a riti specifici, cerimoniali o religiosi.

La Cultura Caral e i suoi misteri

La civiltà Caral è una delle più antiche del Sud America e, purtroppo, gran parte delle sue pratiche e delle sue credenze rimangono un mistero. Le sue piramidi, i templi e le piazze centrali sono testimonianze di una società che aveva raggiunto una notevole organizzazione sociale e religiosa, pur non avendo sviluppato un sistema di scrittura.

Nonostante l’assenza di documenti scritti, gli archeologi hanno ricostruito una parte significativa della vita quotidiana di Caral. Eppure, molti aspetti della loro cultura, come le motivazioni dietro la costruzione di enormi piramidi o la funzione di luoghi come Chupacigarro, restano ancora da decifrare. Il ritrovamento della nuova piramide potrebbe essere la chiave per risolvere alcuni di questi misteri, aggiungendo pezzi mancanti alla comprensione della società caraliana e del suo legame con altri popoli andini.

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