Hanno scoperto una nuova specie minuscola, il rospo-pulce è tra i vertebrati più piccoli al mondo
C'è una creatura talmente piccola da aver catturato l'attenzione degli esperti: la nuova specie di rospo-pulce identificata in Brasile.
Hanno scoperto una nuova specie minuscola, tra i vertebrati più piccoli che esistano al mondo. Era già nota l’esistenza del cosiddetto rospo-pulce, ma un nuovo esemplare si è aggiunto alla “famiglia” dei Brachycephalus: non raggiunge neanche il centimetro di lunghezza e possiede una particolarità che lo distingue dagli altri.
La scoperta in Brasile
I risultati della ricerca sono stati raccolti nell’articolo Among the world’s smallest vertebrates: a new miniaturized flea-toad (Brachycephalidae) from the Atlantic rainforest, pubblicato su Peerj. La scoperta è stata possibile grazie al lavoro di un team della Universidade Estadual de Campinas a San Paolo, in Brasile, nell’ambito del progetto tematico finanziato dalla FAPESP Dalla storia naturale alla conservazione degli anfibi brasiliani ed è stato sostenuto anche dalla FAPESP tramite una borsa di dottorato assegnata a Julia Ernetti, coautrice dell’articolo.
La nuova specie chiamata Brachycephalus dacnis è la settima specie di rospo-pulce a essere stata identificata. Si trova nel sud di Bahia ed è a tutti gli effetti il secondo vertebrato più piccolo che sia mai stato individuato nel Pianeta. Secondo i dati raccolti dagli esperti, gli esemplari di B. dacnis raggiungono una lunghezza inferiore a 1 cm da adulti, dunque sono più piccoli di un’unghia.
Il nome scelto non è casuale e fa riferimento al Progetto Dacnis, una organizzazione no-profit che opera per la conservazione, la ricerca e l’istruzione e che in particolare gestisce aree private della foresta pluviale atlantica, tra cui proprio quella in cui è stata individuata la specie, la foresta di Ubatuba, sulla costa dello stato di San Paolo.
Le caratteristiche di B. dacnis
Sebbene sia la settima di una già nota “famiglia” di rospi, B. dacnis si distingue per una caratteristica che non è comune alle altre specie. “Ci sono piccoli rospi con tutte le caratteristiche dei grandi rospi, tranne che per le dimensioni. Questo genere è diverso – ha spiegato Luís Felipe Toledo, autore corrispondente dell’articolo e professore presso l’Istituto di Biologia (IB-UNICAMP) -. Durante la sua evoluzione, ha subito quella che noi biologi chiamiamo miniaturizzazione, che comporta la perdita, la riduzione e/o la fusione delle ossa, così come un minor numero di dita e l’assenza di altre parti della loro anatomia”.
Se la descrizione della nuova specie è coerente con quella degli altri rospi-rana – parliamo di tratti anatomici, dati sulla struttura scheletrica e sugli organi interni -, d’altro canto emerge una particolarità: B. dacnis emette delle vocalizzazioni specifiche, non presenti nelle altre specie. “La diversità di queste rane in miniatura potrebbe essere molto più grande di quanto pensiamo. Da qui l’importanza di descrivere quanti più tratti e caratteristiche possibili, per accelerare il processo di descrizione e iniziare a lavorare sulla conservazione il più rapidamente possibile”, ha affermato Luís Felipe Toledo.