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SCIENZA

È stata scoperta una nuova tomba in Israele: trovate delle rarità al suo interno

Gli archeologi hanno trovato una sepoltura umana nei pressi di Gerusalemme: all'interno della tomba, sono stati scoperti degli oggetti rarissimi e preziosi.

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Recenti scavi condotti nei pressi di Gerusalemme hanno portato alla luce un’antica tomba che presenta delle vere stranezze: per il luogo in cui è stata costruita, ma anche per il suo prezioso contenuto, permetterà agli archeologi di fare chiarezza su un periodo storico del quale si sa ancora molto poco. Vediamo che cos’hanno scoperto.

Trovata la tomba di una cortigiana

Israele è uno scrigno di tesori che, in gran parte, giacciono ancora sotto terra in attesa di essere scoperti. Lungo la strada che conduce dalla città di Hebron a quella di Gerusalemme, gli archeologi dell’Autorità Israeliana per le Antichità (IAA) hanno scoperto una tomba alquanto particolare. Al suo interno, delle ossa umane carbonizzate risalenti probabilmente alla fine del IV secolo o all’inizio del III secolo a.C., segno di un processo di cremazione avvenuto post mortem. Il dottor Yossi Nagar, antropologo fisico dell’IAA, ha condotto delle analisi riuscendo a stabilire che i resti appartenevano ad una giovane donna.

Per gli esperti, si tratterebbe di una cortigiana (o etera, dall’antico greco hetaira): una donna non sposata, che si accompagnava a personalità importanti come dama per l’intrattenimento, ma anche come musa ispiratrice e – in taluni casi – persino come moglie di diritto comune. È molto probabile che quella appena rinvenuta in Israele sia la tomba di una donna di origine greca che stava seguendo un importante membro dell’esercito o del governo ellenistico durante le campagne di Alessandro Magno o, più facilmente, durante le guerre dei Diadochi (avvenute tra il 322 e il 281 a.C.).

“La domanda più stimolante derivante da questa scoperta è stata: ‘Cosa ci fa la tomba di una donna greca lungo la strada che porta a Gerusalemme, lontano da qualsiasi insediamento presente in quel periodo?’. La sepoltura ci ha particolarmente incuriosito, anche alla luce del fatto che le informazioni archeologiche su Gerusalemme e dintorni nel primo periodo ellenistico sono molto scarse” – ha affermato il dottor Guy Stiebel dell’Università di Tel Aviv. Per risolvere l’enigma, gli esperti hanno avuto a disposizione alcuni indizi davvero molto interessanti.

Le rarità scoperte all’interno della tomba

“Il primo dettaglio curioso consiste nel fatto che le ossa della donna fossero carbonizzate: questa è la prima prova in Israele di cremazione avvenuta nel periodo ellenistico” – ha commentato Stiebel. Accanto ai resti umani, all’interno della tomba, sono stati poi rinvenuti dei chiodi di ferro piegati e una vera rarità, uno specchio pieghevole di bronzo. Si tratta di un oggetto molto costoso e di lusso, per cui la giovane donna poteva esserne entrata in possesso solo in due modi: o come parte della sua dote prima del matrimonio, oppure come dono di un uomo alla sua cortigiana.

Lo specchio, in perfetto stato di conservazione, è solo il secondo ad essere stato scoperto finora in Israele, mentre nel mondo ellenistico ne sono noti appena 63 esemplari. Solitamente sono decorati con incisioni o rilievi di figure femminili e di divinità, in particolar modo Afrodite (la dea dell’amore). Sommati insieme, questi indizi hanno suggerito agli archeologi di essere di fronte alla tomba di una cortigiana che, per l’appunto, stava accompagnando il proprio uomo durante una campagna militare – cosa che una donna sposata non avrebbe mai fatto. Deceduta nel corso del viaggio, la giovane sarebbe stata sepolta sul ciglio della strada con i suoi oggetti personali più preziosi.

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