Un antico frammento è stato trovato a Gerusalemme: sopra riporta una strana incisione
A Gerusalemme emerge un'altra preziosa testimonianza del passato: si tratta del frammento di un'antica brocca che riporta una strana (e misteriosa) incisione.
Gerusalemme, l’affascinante Città Santa, continua ad essere foriera di sorprese: non è solamente uno dei siti archeologici più famosi e visitati al mondo, ma anche crocevia di religioni e culture, sia nel passato che ancora oggi. E di questo delicato intreccio ci sono testimonianze incredibili. Una è forse quella appena riemersa da sotto terra, un piccolo frammento che sembra rivestire grandissima importanza.
Trovato il frammento di un’antica brocca
Israele è uno dei Paesi più ricchi dal punto di vista archeologico, e il suo fiore all’occhiello non può che essere Gerusalemme, la cui Città Vecchia – intrisa di splendide architetture e spiritualità – è patrimonio UNESCO. Stiamo parlando di uno degli insediamenti più antichi al mondo, luogo in cui, nel corso dei secoli, si sono incontrate ben tre religioni. Fondata circa 3mila anni fa da Re David, che ne fece la capitale del suo regno ebraico, venne poi conquistata dai romani e successivamente annessa all’Impero bizantino, diventando così uno dei principali luoghi della cristianità. È a quest’epoca che risale, tra l’altro, la costruzione della Basilica del Santo Sepolcro.
La conquista da parte degli arabi, infine, fece di Gerusalemme il terzo luogo sacro dell’islamismo, dopo la Mecca e Medina. Insomma, la storia di questa città è stata sempre molto travagliata, e le scoperte archeologiche fatte sul suo territorio non sono sempre facili da decifrare. È proprio il caso dell’ultimo ritrovamento effettuato da parte dell’Autorità Israeliana per le Antichità (IAA): nel corso di uno scavo, nel cuore di Gerusalemme, gli archeologi hanno portato alla luce il frammento del manico di un’antica brocca, risalente probabilmente a 1.500 anni fa, all’epoca della dominazione bizantina. Su di esso, sono state evidenziate delle strane incisioni.
Il mistero dell’incisione
“Sul frammento del manico è visibile un’incisione, composta da una linea fiancheggiata da tre linee diagonali su ciascun lato” – ha affermato Benjamin Storchan, direttore degli scavi per l’IAA. Si tratta di un simbolo piuttosto strano, che farebbe pensare – almeno a prima vista – ad una menorah. Quest’ultima è una lampada ad olio a sette bracci, che veniva accesa all’interno del Tempio di Gerusalemme, ed è diventata uno dei simboli principali della religione ebraica. Secondo la tradizione, rappresenterebbe l’arbusto bruciante in cui la voce di Dio si manifestò a Mosè.
La menorah, come simbolo, viene disegnata proprio con una linea verticale centrale e altre sei linee (tre per lato) che ne divergono obliquamente. Ma l’incisione ritrovata sul frammento della brocca non è chiara: “I rami non terminano alla stessa altezza, rendendo così impossibile accertare definitivamente il simbolo raffigurato. Queste variazioni di altezza sollevano la questione della sua vera natura” – ha dichiarato Storchan. Anche perché all’epoca della realizzazione della brocca, a Gerusalemme la maggioranza delle persone era di fede cristiana, sebbene vi fossero dei quartieri ebrei.
È possibile, dunque, che il segno inciso sia la “firma” del vasaio che ha prodotto la brocca: potrebbe rappresentare una palma, che è molto comune in Israele. Anche alcuni rabbini, secondo il Talmud, utilizzavano dei simboli come segni di identificazione personalizzati. Rimane tuttavia poco probabile che la brocca sia un manufatto dalle radici ebree, vista la predominanza del cristianesimo durante l’epoca bizantina.