Scoperto un antico tesoro in una spiaggia italiana
Gli archeologi sono stupidi dalla grande scoperta che è stata fatta sul territorio italiano, ovvero un'antica anfora romana che aggiunge un tassello alla nostra storia
Quest’anno, le spiagge della Costa Smeralda non ospitano solo turisti ma anche scoperte archeologiche che lasciano tutti a bocca aperta. La grande scoperta riguarda un’antica anfora romana, trovata nella zona di Gonnesa, uno dei luoghi più turistici del territorio italiano. Il comune dove è stata effettuata la scoperta ha subito cercato di preservare questo grande ritrovamento, contattando gli esperti e le autorità.
Una grande e casuale scoperta sul suolo italiano
Le grandi scoperte non avvengono solo grazie ai nostri Indiana Jones di fiducia, ma anche tramite piacevoli incontri casuali effettuati da persone comuni, come ad esempio dai turisti che decidono di passare le loro vacanze nel magico territorio della Sardegna.
Non è la prima volta che nel territorio sardo alcune scoperte vengono fatte in modo casuale. Ed è quello che è successo in una giornata d’estate, quando un gruppo di turisti hanno fatto una scoperta archeologica che ha lasciato tutti a bocca aperta. Nella spiaggia di Porto Paglia ad Arzachena è stata trovata un’antica anfora romana, probabilmente risalente a un periodo tra il 200 e il 400 DC. La sensazionale scoperta è stata segnalata dal comune di Arzachena, che ha coinvolto anche i Carabinieri e la Capitaneria di Porto.
Il recupero è stato effettuato in totale sicurezza dagli operatori del Consorzio, che si stanno impegnando a tutelare la scoperta. Il processo di conservazione di un ritrovamento è molto delicato e quando avviene in maniera così casuale i rischi sono molti. Secondo gli esperti veniva utilizzata per il trasporto dell’olio durante l’epoca romana. L’anfora è stata realizzata in terracotta, modellata in una forma affusolata.
Sardegna, teatro di grandi scoperte
Essendo una scoperta fatta ad Arzachena, gli abitanti sperano che questo ritrovamento rimanga nel territorio. Come già detto sopra, quest’anfora è stata trovata proprio sulla spiaggia di Porto Paglia, nella zona di Gonnesa. Alcuni la definiscono la “pela di Gonnesa”, una splendida spiaggia che ogni anno accoglie migliaia di turisti.
Il territorio sardo è da sempre teatro di grandi scoperte, soprattutto casuali. Ricordiamo la grande scoperta archeologica di Santu Pedru, avvenuta grazie a un bambino che ha trovato un antico amuleto risalente a circa 5mila anni fa. Questo amuleto apparteneva a un arciere e può essere collocato temporalmente verso il terzo millennio prima della nascita di Cristo. Dopo la scoperta del piccolo archeologo, l’amuleto è stato tempestivamente trasferito al centro di restauro di Sassari ed è stato analizzato e curato con molta precisione.
Intorno al mese di maggio, gli archeologi hanno portato alla luce due nuove statue monumentali di due giganti, che facevano parte dell’esercito di pietra composto da guerrieri, arcieri e pugilatori. Questo sensazionale ritrovamento risale a tremila anni fa e ha reso noto al mondo questo sito archeologico, attualmente ancora avvolto nel mistero.
Alla luce di queste meravigliose scoperte, non sarebbe strano se da oggi i turisti iniziassero a tenere sempre gli occhi aperti, quando decideranno di trascorrere le loro vacanze in un luogo così ricco di storia, perché potrebbero scoprire degli affascinanti manufatti che potrebbero aggiungere dei nuovi tasselli alla nostra storia antica.