Libero
SCIENZA

È stato scoperto un "nuovo mondo": i segnali sono arrivati sulla Terra

Un "piccolo Nettuno" che orbita attorno a una stella grande come il Sole: la scoperta della NASA apre le porte a un "nuovo mondo" nello Spazio.

Pubblicato:

Un team internazionale di astronomi ha scoperto un nuovo mondo alieno, un raro esopianeta che si aggiunge ai 233 finora confermati dall’indagine condotta dal Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA. La missione di TESS è osservare e studiare le centinaia di migliaia di stelle più luminose e vicine al Sole, individuando quelli che potenzialmente potrebbero essere esopianeti in transito. Uno degli ultimi è stato catalogato col nome di TOI-2196 b ed è uno dei più rari e particolari che finora si siano mai visti.

Scoperto un raro esopianeta

Utilizzando il Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA, il team di ricerca impegnato nell’osservazione, scoperta e infine catalogazione dei nuovi esopianeti, guidato dalla professoressa Carina M. Persson della Chalmers University of Technology in Svezia, ha pubblicato su arXiv.org (l’11 agosto 2022) una scoperta sensazionale. Sono riusciti a registrare un segnale di transito, identificato nella curva di luce di una stella di tipo G nota come TOI-2196.

Misurando la velocità radiale di follow-up mediante lo spettrografo HARPS (High Accuracy Radial velocity Planet Searcher), installato sul telescopio ESO in Cile, gli astronomi del team si sono resi conto che i valori corrispondevano a quelli di un pianeta. TOI-2196 b (com’è stato, infine, chiamato) è un esopianeta di tipo sub-Nettuno caldo, una vera rarità tra le centinaia di corpi celesti simili osservati e scoperti finora.

Lo studio definisce TOI-2196 b un “pianeta ricco, caldo e volatile”, più piccolo di Nettuno ma con una densità apparente maggiore del 50% rispetto ad esso. Gli astronomi hanno comparato i risultati anche al nostro pianeta, stabilendo che il raro sub-Nettuno caldo è circa 3,5 volte più grande della Terra e 26 volte più massiccio di essa. La sua orbita attorno a una stella grande come il Sole è di breve durata (circa 1,2 giorni), cosa che ne determina una temperatura di equilibrio che raggiunge quasi i 2mila gradi Kelvin.

Cos’è un esopianeta

Per capire l’importanza di una simile scoperta e come mai la NASA si stia impegnando tanto, sfruttando le preziose risorse che possiede proprio per cercare nuovi esopianeti, è giusto rispondere alla domanda principale: cos’è esattamente un esopianeta? Il termine che usiamo più spesso è “pianeta”, riferendoci al nostro mondo e a tutti gli altri pianeti del Sistema Solare di cui la Terra fa parte. Il pianeta tecnicamente è un corpo celeste che orbita attorno a una stella (il Sole, nel caso della Terra) e risponde a dei criteri ben precisi: non deve essere abbastanza grande da provocare reazioni di fusione (altrimenti sarebbe una stella), deve possedere una forza gravitazionale che gli dia forma sferica e, infine, deve “ripulire” il suo quartiere da tutti gli oggetti nella sua orbita.

Pensate che già nel Cinquecento Giordano Bruno aveva teorizzato l’esistenza degli esopianeti, cioè pianeti al di là del Sistema Solare, poi era stato Newton a riprendere tale teoria ma è solo nel Novecento che sono stati individuati e catalogati i primi corpi celesti di questo tipo. E la cosa davvero incredibile e che, in base agli ultimi studi della NASA, molti esopianeti presentano caratteristiche che li rendono simili alla Terra, perciò potenzialmente abitabili.