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Con 6 nuovi esopianeti, oltre 5000 i nuovi mondi scoperti: è record

Scoperti sei nuovi esopianeti che determinano un record di mondi attualmente conosciuti dall'uomo: siamo a oltre 5000

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Esopianeti Fonte foto: 123RF

Oltre tre decenni dopo la conferma della presenza di altri pianeti, al di là del nostro sistema solare, gli scienziati hanno confermato la scoperta di 6 esopianeti. Ciò significa che i nuovi mondi esistenti sono ben 5.502.

Si tratta di una vera pietra miliare in ambito scientifico o, come disse qualcuno dopo aver raggiunto la Luna, “un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità”.

La scoperta dei nuovi esopianeti

Si potrebbe dire da zero a cinquemila in pochi decenni per sintetizzare le grandi scoperte fatte negli ultimi anni dagli scienziati impegnati a studiare il cosmo.

Grazie all’identificazione di 6 nuovi esopianeti, adesso è possibile contarne 5.502. Un record, se si considera che le prime definizioni e rilevazioni degli esopianeti risalgono ad appena trent’anni fa, ossia al 1992. Insomma, sembra proprio di essere di fronte a un campo d’indagine innovativo e molto promettente.

Cosa sappiamo sui 6 nuovi esopianeti

Sebbene i loro nomi siano solo sigle alfanumeriche, abbiamo già diverse informazioni in merito ai 6 esopianeti scoperti. Ad esempio, HD 36384 è un super-Giove orbitante attorno a una grande stella gigante, grande più di 40 volte il Sole. È stato scoperto utilizzando il metodo della velocità radiale: un sistema che misura l’oscillazione delle stelle più lontane, causata dall’attrazione gravitazionale dei pianeti.

TOI-198 b è un pianeta che appare roccioso ed è stato scoperto, invece, adoperando il metodo del transito: rileva gli esopianeti mentre attraversano una delle “facciate” della stella intorno cui orbitano, provocandone l’oscuramento temporaneo.

Per quanto riguarda TOI-2095 b e TOI-2095 c, sono entrambe super-Terre grandi e calde. Orbitano nello stesso sistema, attorno a una stella condivisa, cioè una nana M. Entrambi sono stati individuati attraverso il metodo del transito: sono abbastanza vicini alla loro stella da essere, probabilmente, più simili a Venere che alla Terra.

TOI-4860 b è un gigante gassoso delle dimensioni di Giove, o un “Giove caldo“. Anche questo pianeta è stato scoperto impiegando il metodo del transito. Riesce a completare un’orbita ogni 1,52 giorni, il che significa che è molto vicino alla sua stella. Sebbene sia estremamente raro che pianeti giganti come quello in questione orbitino così vicino a stelle simili al Sole, è ancora più raro che individuino una traiettoria attorno a stelle nane di tipo M, come fa TOI-4860 b.

MWC 758 c è un protopianeta gigante che orbita attorno a una stella molto giovane. Quest’ultima ha ancora il suo disco protoplanetario, ovvero un disco rotante di gas e polvere, caratteristico delle stelle di recente formazione. Si tratta di uno dei primi esopianeti scoperti in un sistema in cui la stella ha un disco protoplanetario. MWC 758 c è stato individuato utilizzando l’imaging diretto.

Esistono numerosi strumenti e osservatori, sia spaziali che terrestri, usati dagli scienziati per rilevare e studiare gli esopianeti. Il Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA è stato lanciato nel 2018 e ha identificato migliaia di potenziali esopianeti, confermandone oltre 320.

Anche i telescopi spaziali di punta della NASA, come Spitzer, Hubble e, più recentemente, il telescopio spaziale James Webb, sono stati molto utili per scoprire e studiare gli esopianeti. Inoltre, il lancio del telescopio spaziale Nancy Grace Roman, sempre da parte della NASA, è previsto per maggio 2027. Al suo interno, sarà presente un sistema che funzionerà utilizzando una serie di maschere e specchi complessi, per distorcere la luce proveniente da stelle lontane.

Distorcendo la luce stellare, lo strumento dovrebbe rivelare direttamente gli esopianeti nascosti. In questo modo, sarebbe possibile spingersi ancora oltre e, attraverso la missione Habitable Worlds Observatory, andare in cerca di tracce di vita sui pianeti al di fuori del nostro sistema solare.

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