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Hanno scoperto uno strano e bizzarro pianeta: sembra fatto di zucchero filato

Ha una consistenza talmente leggera che somiglia a zucchero filato e potrebbe galleggiare sull'acqua: il nuovo pianeta scoperto dagli scienziati è qualcosa di unico.

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Da quando ha avuto inizio l’esplorazione dello spazio, di pianeti ne abbiamo trovati davvero tantissimi: alcuni sono addirittura potenzialmente abitabili, e forse un giorno scopriremo addirittura che su qualcuno di essi c’è – o c’è stata – vita. Ma a volte i telescopi spaziali riescono a catturare dei corpi celesti davvero bizzarri, quasi unici e dalle caratteristiche così peculiari da suscitare perplessità persino negli scienziati. È il caso dell’esopianeta che sembra fatto di zucchero filato.

Il pianeta leggero come zucchero filato

Un team di ricercatori internazionali, guidati dal professor Khalid Barkaoui dell’Università di Liegi (in Belgio), ha scoperto un pianeta a dir poco curioso, descritto in un nuovo studio pubblicato su arXiv. Grazie ad osservazioni incrociate, effettuate sfruttando potenti mezzi come il telescopio TRAPPIST-South e il TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite) della NASA, gli scienziati hanno potuto individuare le bizzarre caratteristiche di questo esopianeta. Si tratta di WASP-193b, considerato un super Nettuno per via delle sue dimensioni, ed è in orbita attorno alla stella WASP-193, che si trova a circa 1.232 anni luce di distanza dalla Terra.

Attraverso il metodo del transito, ovvero studiando i cambiamenti di luce emessa dalla stessa durante il passaggio del pianeta, gli esperti sono riusciti a “prendere le sue misure”. E hanno così scoperto che è quasi il 50% più grande di Giove (ha un raggio pari ad 1,46 volte quello del pianeta del nostro Sistema Solare), ma ha una massa incredibilmente piccola a confronto. La densità è altrettanto sorprendente: misura appena 0,059 grammi per centimetro cubo, ed è praticamente uguale a quella dello zucchero filato. Insomma, è una nuvola gigantesca e soffice, che potrebbe persino galleggiare sull’acqua.

Sono davvero pochissimi i pianeti – tra quelli finora individuati – che hanno una densità di questo tipo, ed è per questo che WASP-193b rappresenta un caso di studio molto interessante. Potrebbe aiutare gli astronomi a scoprire in che modo si siano evoluti e come abbiano fatto a diventare così leggeri. E, cosa ancora più importante, perché riescono a sopravvivere così a lungo sebbene le condizioni siano decisamente sfavorevoli. Ebbene sì, questo esopianeta, in base alle leggi della fisica che conosciamo attualmente, non dovrebbe esistere più.

Il mistero del pianeta WASP-193b

Questo è un vero mistero: WASP-193b orbita attorno ad una stella che somiglia molto al Sole. Ha circa 1,1 volte la sua massa e 1,2 il suo raggio, senza contare che sembrerebbe avere anche la stessa età e la stessa temperatura superficiale. Il pianeta è invece decisamente molto diverso dalla Terra, sia perché è un gigante gassoso (proprio come Giove e Nettuno), sia perché compie un giro completo della sua orbita in appena 6,25 giorni. Forse è proprio questa vicinanza ad aver dato vita ad un’atmosfera soffice, riscaldandola e gonfiandola – soprattutto se sono presenti grandi quantità di elio e di idrogeno.

Tuttavia, essere così vicino alla stella dovrebbe avere anche effetti molto negativi: le altissime temperature e i forti venti solari avrebbero dovuto spazzar via velocemente (ovvero nel giro di qualche decina di milioni di anni) l’atmosfera di WASP-193b. Il quale, però, è ancora in gran forma e ha un’età stimata di circa 6 miliardi di anni. Come può essere resistito così a lungo, nonostante le condizioni avverse? Gli scienziati continueranno a tenerlo sotto controllo, grazie anche al James Webb Space Telescope, per individuare i componenti della sua atmosfera e magari svelare il mistero che lo circonda.