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Il nuovo riconoscimento da remoto smart di Aruba e Fondazione LINKS

Un algoritmo avanzato sarà in grado di riconoscere automaticamente le persone

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Il nuovo riconoscimento da remoto smart di Aruba e Fondazione LINKS Fonte foto: Aruba

La società di hosting Aruba e la Fondazione LINKS, centro di ricerca no-profit del settore delle tecnologie dell’informazione fondato dal Politecnico di Torino e dalla Compagnia di San Paolo, stanno collaborando per la realizzazione di un avveniristico sistema di riconoscimento facciale supportato dall’Intelligenza Artificiale. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo il margine di errore per quei servizi che garantiscono l’accesso ad informazioni riservate da remoto, mantenendo il massimo livello di scurezza.

Questo sistema, grazie all’aiuto di una serie di algoritmi, sarà in grado di riconoscere automaticamente la persona tramite tecniche avanzate di Presentation Attack Detection e Face Verification. In altre parole, non sarà necessario che l’utente esegua manualmente il processo di identificazione, ma verrà riconosciuto al volo processando i dati disponibili. La nuova soluzione consentirà infatti di creare un’istanza di riconoscimento remoto univocamente associata al soggetto identificato e di conservare in maniera sicura tutte le evidenze dell’avvenuto riconoscimento.

Remote digital onboarding

L’onboarding è il processo di acquisizione e sottoscrizione di nuovi utenti. Quando parliamo di remote digital onboarding, ci riferiamo nello specifico a questo processo in un contesto digitale, a distanza. Molto utilizzato in ambito finanziario, è oggi diffuso in diversi settori che stanno riscoprendo l’online e per servizi che richiedono di verificare in modo certo l’identità di un utente da remoto attraverso processi di validazione dei dati e di riconoscimento in fase di accesso ai servizi, transazioni, sottoscrizione di contratti o inserimento di dati riservati.

La grande sfida oggi è proprio quella relativa alla sicurezza e alla precisione, dal momento che si tratta di accesso a dati personali riservati e a documenti privato e confidenziali. Proprio questo è il punto di partenza del progetto di Aruba e Fondazione LINKS che intendono sfruttare al meglio le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale.

Il nuovo sistema di remote onboarding e identity proofing

Dal digital onboarding all’identity proofing, quindi dalla registrazione al riconoscimento vero e proprio. Questo è l’obiettivo ambizioso di Aruba e Fondazione LINKS che partono dal rapporto di ENISA (European Union Agency for Cybersecurity) del marzo 2021 intitolato “Remote ID Proofing – Analysis of methods to carry out identity proofing remotely“.

“Puntiamo ad un obiettivo ambizioso, quello di mettere una tecnologia a servizio dell’uomo e renderla scalabile e utilizzabile in diversi scenari di utilizzo – ha commentato Marco Mangiulli, CIO & Head of Software Development di Aruba – Stiamo sviluppando una soluzione che renderà i processi di remote onboarding e identity proofing ancora più sicuri. Grazie al supporto dell’Intelligenza Artificiale e all’esperienza della Fondazione LINKS, infatti, stiamo implementando un sistema innovativo che offrirà garanzie e performance superiori a quelle offerte dagli attuali sistemi di riconoscimento da remoto”.

La collaborazione tra Aruba e Fondazione LINKS di Torino

Aruba e la torinese Fondazione LINKS avevano già collaborato in precedenza su progetti della Aruba Software Factory, società fondata a Torino nel 2019 proprio in virtù delle eccellenze R&D e accademiche del territorio.

Creare sinergie, mettere a sistema, far crescere il territorio e la qualità delle applicazioni attraverso l’innovazione tecnologica è parte determinante della nostra missione – ha confermato Stefano Buscaglia direttore Generale di Fondazione LINKS – Il progetto in corso di realizzazione con Aruba permette di confermare il ruolo chiave di LINKS come catalizzatore di innovazione ICT che porta soluzioni di frontiera nel tessuto industriale e di fatto accelera la competitività dei suoi partner”.

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