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Sta succedendo qualcosa alle foreste boreali: perché dovremmo preoccuparci

Le foreste boreali sono uno degli ecosistemi più importanti al mondo, e ora sono a rischio: ecco che cosa sta succedendo e perché dovremmo preoccuparci.

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La taiga è una regione sub-artica costituita prevalentemente da foreste boreali: si tratta di un’ampia fascia che circonda le estreme propaggini settentrionali del nostro pianeta, separando l’Eurasia e l’America dalla tundra gelida e pressoché priva di alberi. È uno degli ecosistemi più importanti al mondo, nonché uno dei più vasti (costituisce un terzo della massa forestale globale). E ora è a rischio, come rivelano nuovi studi. Scopriamo che cosa sta succedendo alle foreste boreali.

Perché le foreste boreali sono importanti

Le foreste boreali si snodano appena al di sotto della tundra, coprendo vaste regioni fredde dell’Alaska, del Canada, della Scandinavia e della Siberia. Sono costituite prevalentemente da conifere, ma vi sono aree ricoperte anche da specie arboricole a foglia larga, come betulle e pioppi. Rappresentano un importante ecosistema per milioni di uccelli migratori e per numerosi mammiferi, tra cui gli orsi bruni, le alci e le linci. Ma sono fondamentali anche per un’altra ragione: contribuiscono in maniera notevole a regolare il clima sul nostro pianeta.

Gli alberi e il terreno su cui crescono riescono infatti ad assorbire gran parte dell’anidride carbonica presente nell’atmosfera, utilizzandola per il loro nutrimento e offrendo all’uomo aria pulita. Fino a qualche secolo fa, la lontananza dai primi centri abitati ha permesso alle foreste boreali di essere davvero incontaminate, e di conseguenza non hanno subito l’influenza della nostra presenza. Ma ora la situazione è cambiata: mentre le temperature aumentano in tutto il mondo, questa regione sta vivendo un incredibile riscaldamento che inficia la crescita e la sopravvivenza degli alberi, i quali non riescono più ad immagazzinare il carbonio.

La minaccia del riscaldamento globale

Il riscaldamento globale, che influisce notevolmente sugli ecosistemi di tutto il mondo, è una vera minaccia per le foreste boreali. In un articolo pubblicato da un team di scienziati su The Conversation, viene evidenziato quello che è il problema principale: il “restringimento” della taiga. Ma che cosa sta succedendo? Studiando le immagini satellitari, gli esperti hanno scoperto che le foreste sono letteralmente in movimento. A causa dell’aumento delle temperature, si stanno spostando pian piano verso nord, con un’esponenziale crescita di alberi là dove, fino a qualche secolo fa, le condizioni climatiche erano assolutamente sfavorevoli.

Allo stesso tempo, tuttavia, le foreste si stanno ritirando sul versante meridionale: qui fa sempre più caldo, e gli alberi iniziano a seccarsi – senza contare che la siccità li espone maggiormente a incendi e infestazioni di parassiti. Insomma, la vegetazione nelle propaggini a sud delle foreste boreali sta morendo. A prima vista, non sembra essere un problema: l’espansione a nord dovrebbe compensare la perdita di terreno a sud. Ma purtroppo non è così, perché il secondo fenomeno è decisamente più veloce rispetto al primo.

I satelliti hanno infatti dimostrato che il movimento verso nord degli alberi, nel periodo compreso tra il 2000 e il 2019, è inferiore rispetto al ritirarsi della vegetazione meridionale, nella stessa fascia temporale. In poche parole, le foreste boreali si stanno restringendo, e non è difficile immaginarne le conseguenze. Oltre al verificarsi di una gravissima perdita di habitat per numerose specie animali, il clima ne risentirebbe in maniera notevole, a causa della ridotta capacità di quest’area ad assorbire le sempre più elevate emissioni di carbonio prodotte dalla società odierna.

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