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SCIENZA

Il telescopio Euclid fotografa un raro fenomeno cosmico, un perfetto anello di luce di Einstein

L'anello perfetto di Einstein è stato immortalato dal telescopio Euclid: ecco cosa vuol dire e come ha svelato l'esistenza di una galassia lontanissima e sconosciuta

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Perfetto anello di luce di Einstein Fonte foto: ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA, image processing by J.-C. Cuillandre, T. Li; CC BY-SA 3.0 IGO⁣

Il telescopio dell’Agenzia spaziale europea (Esa), Euclid, è riuscito a individuare un perfetto anello di Einstein. Un effetto ottico particolarmente raro, la cui importanza risiede nel rivelare la presenza di una galassia lontanissima che, altrimenti, resterebbe invisibile dalla Terra.

Anello di Einstein

L’Agenzia spaziale europea ha progettato il telescopio Euclid con lo scopo di studiare l’espansione dell’universo, l’energia oscura e la materia. Questo strumento cruciale ha consentito una scoperta a dir poco notevole. È stata infatti catturata l’immagine di un perfetto anello di Einstein. Ma di cosa si tratta? Di un oggetto spaziale che offre prova della capacità di una galassia di deformare la luce nello spazio e, al tempo stesso, è testimonianza dell’esistenza della stessa.

Intorno a una massa luminosa possiamo distinguere in maniera chiara e insindacabile un anello di luce. Ecco l’immagine catturata da Euclid, in orbita a 1,5 milioni di km dalla Terra. Quella massa è una galassia nota, scoperta nel 1884, denominata NGC 6505, a 590 milioni di anni luce dalla terra, circa.

L’anello luminoso in questione è, però, frutto della deformazione della luce di una galassia molto più lontana, “alle spalle” di NGC 6505, totalmente sconosciuta agli scienziati. È naturale allora chiedersi come tutto ciò sia stato oggi possibile. Lo spieghiamo di seguito.

La scoperta di Euclid

Quanto è stato individuato dal telescopio Euclid è un fenomeno teorizzato per la prima volta da Einstein. La teoria vuole che diventi visibile unicamente in condizioni molto particolari. Di fatto la galassia NGC 6505 ha proceduto a distogliere la luce della galassia più lontana, a 4,42 miliardi di anni luce di distanza. Ecco come si è generato l’anello di luce intorno a essa, visibile dal punto di vista di Euclid. Tutto ciò è stato possibile, però, unicamente grazie a un allineamento di fatto perfetto tra la galassia sconosciuta e NGC 6505.

Cos’è un anello di Einstein

Per anello di Einstein si intende un raro oggetto spaziale frutto della luce di una galassia lontana, che si piega per dare forma a un anello allineato in apparenza con un oggetto in primo piano, stando al nostro punto di vista.

Un effetto ottico che si forma per quello che Einstein definiva “effetto della lente gravitazionale”. Nella teoria della relatività gravitazionale si fa riferimento a un potenziale effetto ottico che rivela una galassia sconosciuta ed estremamente distante dalla terra, posta dietro un’altra più vicina.

Einstein riteneva che la luce nello spazio potesse piegarsi intorno a oggetti massicci, come le galassie appunto. Queste ultime, di fatto, agirebbero come delle lenti sulla luce. In caso di allineamento perfetto tra i tre oggetti, osservatore, galassia vicina e galassia lontana, la luce dell’elemento più distante si deforma a causa del campo gravitazionale, formando un anello perfetto e svelando l’esistenza di quanto non potremmo vedere.

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