TikTokt potrebbe bloccare i video con un Paywall
Il social incentrato sulla condivisione di video potrebbe consentire ai creator di far pagare i loro contenuti più pregiati, ma non è ancora chiaro come
TikTok pensa ai creator e a come aumentare le loro fonti di guadagno quando pubblicano un video sulla piattaforma. Questo, e non solo, è parte della nuova strategia di TiKTok per far ridare un po’ di vigore alla piattaforma, che dopo l’esplosione di utenti avvenuta durante la pandemia adesso cresce con molto meno vigore, soprattutto negli Stati Uniti che rappresentano il mercato più prolifico per tutti i social network.
TikTok, un paywall per i video migliori
Una delle strategie che presto potrebbero essere implementate sulla piattaforma la riferisce The Informer che è venuto a conoscenza di quanto discusso in una riunione tra i vertici di TikTok. La piattaforma di condivisione video potrebbe presto inserire un paywall, ovvero dare la possibilità ai creator di far pagare un dollaro (o quanto decideranno loro) ai propri follower per vedere dei video specifici.
Anche se non è chiaro come questo sistema verrà implementato, è chiaro l’intento di TiKTok di offrire agli influencer una nuova fonte di guadagno ed evitare cosi spostino sui social concorrenti quali YouTube o Instagram.
Insieme al paywall, TiKTok pare stia prendendo in considerazione di rifare da zero le politiche di pagamento del suo Creator Fund che, di recente, è stato motivo di diverse lamentale da parte dei creator per i pagamenti troppo bassi. In una dichiarazione a Engadget un portavoce di TiKTok, anche se non ha confermato direttamente i piani di sviluppo della piattaforma, ha ammesso che “TikTok è impegnato a escogitare nuovi modi per rendere il servizio prezioso e gratificante per i creator“.
L’azienda ha un suo programma di monetizzazione e condivide le entrate pubblicitarie con i creator, ma questo è disponibile solo per pochi di questi, cioè quelli con moltissimi follower.
Al momento non si sa quando il paywall verrà attivato, ma secondo The Informer il Creator Fund rivisto e corretto è in fase di test in Brasile e Francia e a marzo potrebbe anche essere lanciato ufficialmente.
TiKTok a rischio spionaggio?
Dopo un iniziale periodo di crescita vertiginosa, che ha causato il panico ai piani alti delle piattaforme concorrenti (YouTube e Instagram in testa), ora la base degli utenti di TikTok inizia ad assestarsi. Anche perché ByteDance, cioè la società madre di TikTok, ha dovuto concentrarsi su ben altri affari.
Di recente TiKTok è finita sotto la lente d’ingrandimento delle autorità federali statunitensi, che vorrebbero vietare di utilizzare l’app almeno sui dispositivi in dote al personale governativo, per il timore che il governo cinese posso utilizzare tale app per spionaggio o propaganda contro la nazione a stelle e strisce.
Secondo alcuni esponenti dell’amministrazione statunitense, infatti, ByteDance sarebbe stata obbligata dal Governo cinese a condividere i dati degli utenti, in particolar modo di quelli americani.
Ma il CEO di TikTok Shou Zi Chew si è detto pronto a dimostrare che tutto questo è privo di fondamento, comparendo davanti al comitato che si occupa di privacy del Congresso degli Stati Uniti per spiegare come i dati degli utenti americani siano al sicuro. Di certo questa campagna avviata da esponenti del governo USA non è una buona notizia per TiKTok, che se non riuscirà a convincere politici potrebbe vedere molto presto una diminuzione drastica degli utenti americani.