Twitter: l'abbonamento è un flop
Secondo The Information sono solo 180 mila gli abbonati che negli Stati Uniti che ogni mese pagano per avere Twitter Blue, 290 mila nel mondo
Twitter Blue, la versione premium a pagamento della famosa piattaforma social, non attrae gli utenti quanto Elon Musk vorrebbe. Questo almeno secondo The Information, affidabile giornale online che è riuscito a mettere le mani su un documento interno di Twitter che mostrava come solo 180mila utenti negli Stati Uniti hanno deciso di pagare per disporre delle funzionalità aggiuntive che offre Twitter Blue. Si tratta di dati aggiornatissimi, a gennaio 2023, che dicono chiaramente che qualcosa non va anche se lo stesso Musk, al Wall Street Journal, afferma di aver salvato Twitter dalla bancarotta.
I conti di Twitter
Elon Musk, da quando è diventato proprietario di Twitter, sta cercando in tutti i modi di portare l’azienza in pareggio. Questo anche perché lo stesso Musk deve sborsare un miliardo di dollari all’anno di interessi per il maxi prestito che ha ricevuto dalle banche per poter acquistare Twitter. Uno dei metodi scelti per ottenere il risultato è spingere gli utenti ad abbonarsi a Twitter Blue, ma dai dati pubblicati da The Information risulta che solo 0,2% di utenti attivi su Twitter hanno scelto di passare a Blue e, in totale, nel mondo gli utenti abbonati a Twitter Blue sono 290mila, di cui il 62% di questi (cioè circa 160 mila) vivono negli Stati Uniti.
Con i numeri attuali, gli abbonamenti portano nelle casse di Twitter meno di 28 milioni di dollari all’anno. Davvero troppo poco rispetto a quanto messo in preventivo. A questo si aggiungono i 500 inserzionisti di Twitter che hanno abbandonato la piattaforma, sottraendo ulteriori entrate che, al 17 gennaio erano diminuite del 40% rispetto allo scorso anno.
Twitter Blue: poco attraente o troppo costoso?
Twitter Blue ha un costo che per molti è eccessivo. Si paga 8 dollari al mese se si sottoscrive l’abbonamento via web o 7 dollari al mese se si sceglie l’abbonamento annuale. Se si sceglie di attivare l’abbonamento direttamente dall’app Android o iOS il costo sale a 11 dollari (8 di questi vanno nelle casse di Twitter e i restanti 3 dollari a Google e Apple).
A fronte di queste cifre, secondo molti, i vantaggi e le funzioni in più riservati agli abbonati sono troppo limitati e, per di più, è molto probabile che basterà solo aspettare qualche mese prima di ottenere gratis le stesse funzioni.
Elon Musk cerca altre fonti di guadagno
Con questi numeri così lontani da quello che Elon Musk prevedeva di ottenere con l’abbonamento a pagamento, non stupisce che lo stesso stia cercando altre fonti di guadagno. Sembra che sia in cantiere un nuovo abbonamento più costoso che consenta di utilizzare Twitter senza vedere alcuna pubblicità.
Altra strada che pare voglia intraprendere Twitter per fare cassa è far pagare alle aziende 1.000 dollari al mese per utilizzare il badge di verifica color oro che ne certifica l’autenticità dell’account, a cui si aggiungerebbero ulteriori 50 dollari al mese per ogni account affiliato.
Non da meno Musk di recente ha puntato le sue attenzioni sugli sviluppatori, rendendo di punto in bianco le API, anche nelle versioni meno recenti, a pagamento.
Twitter è già in pareggio?
Dopo tutti questi numeri, stupisce il tweet in cui il miliardario sudafricano naturalizzato americano afferma di aver già salvato Twitter dalla bancarotta: “Gli ultimi 3 mesi sono stati estremamente difficili, perché ho dovuto salvare Twitter dalla bancarotta senza trascurare gli impegni essenziali di Tesla e SpaceX. Non auguro un simile dolore a nessuno. Twitter ha ancora delle sfide da superare, ma ora viaggia verso il pareggio economico se non cambiamo rotta“.
Come al solito, quindi, se parliamo di un’azienda di Elon Musk è molto difficile capire da che parte stia la verità o, almeno, l’indiscrezione più credibile.