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Twitter rilancia i profili verificati: chi può averlo

Su Twitter sono tornati i profili verificati: la novità è in fase di rollout per tutti, ma solo alcune persone possono candidarsi e ottenere la spunta blu.

Dopo oltre tre anni di sospensione Twitter riapre a tutti la possibilità di chiedere la verifica dell’account, che porta la famosa spunta blu sotto il nome utente. Il ritorno dei profili verificati era stato annunciato a fine 2020, ma solo adesso Twitter ha riaperto la procedura.

Si tratta di un rollout globale ma graduale, quindi non tutti sono già in grado di chiedere la spunta blu ma tutti lo saranno entro poche settimane. La sospensione della verifica degli account era stata causata da una ondata di polemiche, dovute ad una poco chiara e poco efficace politica di selezione degli aspiranti utenti verificati. Per questo Twitter ha deciso di sospendere tutto, per poi pubblicare a novembre scorso una prima bozza del nuovo regolamento sui profili verificati. Dopo circa sei mesi durante i quali ha raccolto i feedback dai suoi utenti adesso Twitter è pronta a riaprire alle verifiche, ma con le nuove regole.

Chi può ottenere il profilo Twitter verificato

Per ottenere il profilo verificato su Twitter bisogna innanzitutto avere un account visibile a tutti e attivo: niente profili dormienti, che vengono riattivati solo in circostanze poco chiare. Poi è necessario rientrare in una di queste categorie:

  • Governi
  • Aziende e organizzazioni
  • Giornalisti e giornali
  • Sportivi e personaggi dello sport
  • Attori e personaggi dello spettacolo
  • Attivisti e Influencer

In base alla categoria scelta dall’utente Twitter richiederà una serie di dati utili a confermare l’autenticità dell’account. A chi dichiara di essere il membro di una ONG, ad esempio, Twitter chiederà un tesserino identificativo e una email ufficiale della ONG stessa.

Una volta ricevuti i dati dall’utente, Twitter si prenderà alcuni giorni per verificarli e, se tutto risulterà corretto, entro pochi giorni il profilo sarà verificato e verrà mostrata la famosa spunta blu sotto il nome utente.

Il problema dei profili hackerati

Anche questa scelta di Twitter, però, ha causato alcune polemiche specialmente da parte della community degli esperti di sicurezza che lamentano il fatto che, invece di blindare i profili verificati, Twitter sia tornata ad offrirli a tutti.

Il problema è quello, ormai noto, dei profili Twitter verificati ma hackerati. L’estate scorsa, ad esempio, un hacker di appena 17 anni riuscì ad hackerare i profili di Bill Gates, Elon Musk, Jeff Bezos, Warren Buffet, Barack Obama, Joe Biden e Michael Bloomberg e ad usarli per far circolare una maxi truffa sui bitcoin che è passata alla storia.

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